In pensione con 15 anni di contributi, è possibile solo se fai questo

Secondo alcune situazioni è possibile andare in pensione con soli 15 anni di contributi, persino non rientrando nelle categorie descritte dall’esonero di Amato.

Contributi
Contributi pensione – Lettoquotidiano.it
Il “trucco” per andare in pensione con appena 15 anni di contributi è uno strumento contemplato nell’articolo 3 del decreto ministeriale 282 del 1996.

Pensione con 15 anni di contributi e senza deroghe

Questa possibilità è riservata a quanti, iscritti alla Gestione Separata, tra le lavoratrici e i lavoratori, viene dato modo di riunire, in modo gratuito tutti i contributi versati in altre gestioni.

Pianificazione pensione, coppia di anziani in miniatura
Pianificazione pensione, coppia di anziani in miniatura – LettoQuotidiano.it

Chi lo desidera, quindi, può cumulare gratuitamente, nella Gestione separata, tutti i versamenti maturati durante la carriera, con un ammontare della pensione che, può essere conteggiato integralmente per mezzo del sistema contributivo.

Ma è proprio questo elemento che consente al lavoratore di raggiungere il pensionamento con soli 15 anni di contributi, dal momento che in questo modo si può usufruire dell’opzione contributiva per la pensione di vecchiaia.

Si tratta di un particolare non molto noto ai più, che può essere utile a chi, non è riuscito a maturare i 20 anni di contributi richiesti per accedere alla pensione di vecchiaia a 67 anni.

Invece di rinunciare alla possibilità di ricevere un assegno pensionistico, sarà sufficiente attendere quattro anni e andare in pensione a 71 anni evitando di vanificare in modo inutile i contributi versati.

Figure di anziani di carta
Figure di anziani di carta – LettoQuotidiano.it

La pensione di vecchiaia

Al fine di ottenere la pensione di vecchiaia devono essere soddisfatti una serie di requisiti:

  • coloro che hanno contributi precedentemente versati al 1° gennaio 1996, necessitano di un’età minima di 67 anni, nonché di almeno 20 anni di contributi versati, e che diventano 15 se si rientra in una delle tre esenzioni Amato;
  • tutti coloro che sono in possesso di contributi maturati prima del 1° gennaio 1996, dovranno avere almeno 67 anni di età, inoltre è necessario aver versato almeno 20 anni di contributi, che diventano 15 se si rientra in una delle tre esenzioni Amato;
  • per quanti non sono in possesso dei contributi versati prima dell’1 gennaio 1996, invece, oltre ai requisiti appena riportati deve avere una pensione con un’importo pari a 1,5 volte l’assegno sociale.

Per costoro non è possibile usufruire degli esoneri Amato.

Alternativamente, i contribuenti puri hanno la possibilità di raggiungere la pensione di vecchiaia all’età di 71 anni, laddove risultano sufficienti 5 anni di contributi.

Questa dunque può essere vista come l’ultima opportunità per quanti, durante tutta la carriera lavorativa non hanno maturato gli indispensabili 20 anni di contributi.

Busta contenente la pensione
Busta contenente la pensione – LettoQuotidiano.it

Piuttosto che abbandonare la possibilità di ricevere una pensione, considerato che comunque l‘Inps non restituirà i contributi versati, non resta che attendere ulteriormente, per arrivare a 71 anni.

Sfortunatamente questa opportunità è appannaggio dei contributivi puri.

Ma arriva in aiuto lo strumento illustrato dall’articolo 3 del decreto ministeriale 282 del 1996.
Infatti, in tal modo, poiché la pensione è calcolata interamente con il sistema contributivo, è possibile ottenere la succitata opzione, arrivando così ad andare in pensione a 71 anni e con un minimo di 5 anni di contributi.

Pensionamento con 15 anni di contributi

Per coloro che sono in regime di calcolo contributivo o misto esistono  tre opzioni per poter andare in pensione con soli 15 anni di contributi.

Previste dal Decreto Amato, queste esenzioni sono destinate a coloro che:

  • deve avere maturato 15 anni di contributi entro il 31 dicembre 1992;
  • essere autorizzati a versare contributi volontari prima del 31 dicembre 1992;
  • avere una storia assicurativa di almeno 25 anni.

Tutti coloro che non appartengono alle categorie di cui sopra e, che hanno meno di 15 anni di contributi non possono pertanto accedere al pensionamento.

Inoltre, avendo versato i contributi prima del 1° gennaio 1996, non potrebbero nemmeno utilizzare l’opzione contributiva della pensione di vecchiaia.

Come riuscire a farlo ugualmente

Coppia matura controlla piano pensionistico
Coppia matura controlla piano pensionistico – LettoQuotidiano.it

Ad ogni modo, è possibile avvalersi di un escamotage per procedere in tal senso. È sufficiente ricorrere all’opzione che prevede il calcolo integralmente contributivo della pensione. Ovvero quello che prevede la confluenza gratuita di tutti i contributi nella Gestione separata Inps.

A questo scopo, è indispensabile essere in possesso dei seguenti requisiti:

  • possedere meno di 18 anni di contributi al 31 dicembre 1995;
  • disporre di almeno 5 anni di contributi versati dopo il 1° gennaio 1996;
  • avere almeno 15 anni di contributi totali;
  • disporre di almeno 1 mese di contributi accumulati nella Gestione separata.

Utilizzando questa opzione, pertanto, non solo si riuniscono tutti i contributi versati in un’unica gestione. Il tutto senza alcun onere per l’interessato, ma si ha addirittura la possibilità di andare in pensione con soli 15 anni di contribuzione.

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