Caso Niccolò Ciatti: tutti gli ultimi aggiornamenti e la lettera dell’omicida

Parliamo di nuovo dell’omicidio di Niccolò Ciatti, il giovane ucciso in un locale spagnolo per aver difeso gli amici.

Rassoul Bissoultanov
Rassoul Bissoultanov – LettoQuotidiano.it

Il ragazzo è stato aggredito e ucciso nel 2017, da un ceceno che ora risulta latitante.

L’omicidio di Niccolò Ciatti

Niccolò è morto per un edema cerebrale causato da un calcio che il ceceno Rassoul Bissoultanov gli ha sferrato alal testa.

I due si trovavano nello stesso locale spagnolo a Lloret De Mar, ossia una discoteca molto frequentata dai giovani.

Originario di Scandicci, Niccolò stava trascorrendo una vacanza e al momento dell’aggressione stava ballando in pista senza dar fastidio a nessuno.

A un certo punto nota che alcuni dei suoi amici stanno discutendo con degli stranieri e così tenta di difenderli e viene colpito dal ceceno.

La comunità del suo paese si strinse subito al dolore dei genitori, che appresero la notizia dai Carabinieri dopo che questi vennero avvisati dalle autorità spagnole.

L’ennesimo sfregio a questo avvenimento che ha distrutto la famiglia del giovane, è la latitanza del responsabile che già aveva ricevuto una condanna per 15 anni.

L’udienza di convalida della condanna era prevista in estate ma Bissoultanov non si è presentato e questo è stato l’ennesimo schiaffo morale al padre di Niccolò.

Proprio lui è stato il portavoce del dolore di tuta la famiglia del giovane e quando apprese la notizia della scomparsa del colpevole, tirò fuori tutta la sua rabbia affermando che suo figlio era stato l’unico a pagare.

Ora, come ennesimo oltraggio, spunta una lettera che il ceceno scrisse alla famiglia Ciatti in seguito all’omicidio.

La lettera di Bissoultanov

Rassoul Bissoultanov uccise il 21enne di Scandicci fra l’11 e il 12 agosto del 2017, pestandolo senza alcun motivo.

Queste è la prima versione dei fatti ma quella reale non è poi così lontana, infatti il ceceno avrebbe sferrato un calcio il testa a Niccolò, provocandogli un edema cerebrale.

L’uomo era un atleta e praticava lotta libera, sono virali infatti le sue immagini che lo ritraggono con i suoi compagni, con cui praticava questo sport.

Bissoultanov praticava lotta libera
Bissoultanov praticava lotta libera – LettoQuotidiano.it

Il medico legale Matteo Polacco ha affermato l’omicidio volontario da parte del ceceno, su cui ora pende un mandato internazionale di arresto, tuttavia questo ha avuto il coraggio all’epoca, di scrivere una lettera ai genitori della vittima.

Bissoultanov è fuggito poco prima della condanna definitiva a 15 anni di carcere per aver sferrato il calcio ma anche per aver aggredito il ragazzo, infatti il medico legale ha evidenziato che c’erano ecchimosi sulle braccia e sulle mani, nonché diverse contusioni.

Nella lettera, il ceceno ha affermato che anche lui soffriva per questa vicenda e non era sua intenzione uccidere Niccolò.

“vi esprimo le mie condoglianze e vi chiedo di comprendere anche il mio dolore. sarà difficile per voi perdonarmi ma sappiate che non volevo fare del male a vostro figlio e sono veramente distrutto”.

 

 

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