Caso Carmine Garofalo: il detenuto morto nel carcere di Regina Coeli

Carmine Garofalo è il nome del detenuto morto ad agosto nel carcere romano di Regina Coeli, ora la Procura ha ripreso le indagini.

Carcere
Carcere – LettoQuotidiano.it

Inizialmente infatti il decesso è stato classificato come una morte naturale. Ci sono però troppi dubbi in merito.

La morte di Carmine Garofalo

La Procura di Roma vuole vederci chiaro in merito alla morte del detenuto che ha perso la vita nel carcere romano di Regina Coeli.

Facendo un rapido passo indietro, torniamo a quel 16 agosto scorso, in cui Garofalo venne trovato all’interno della sua cella aperta, steso vicino alle sbarre e privo di vita.

I medici non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso, probabilmente avvenuto intorno alle 17.30. All’inizio si pensava a cause naturali, precisamente ad un aneurisma.

Tuttavia le indagini non si sono fermate, perché la segnalazione della garante dei detenuti del Campidoglio, Gabriella Stramaccioni, non crede a cosa le è stato riferito.

Sembra infatti che una prima versione fornita alla garante parli di un incidente, secondo il quale Garofalo sarebbe caduto sbattendo la testa.

Neanche questa versione però convince, allora si è ipotizzata anche un’aggressione, confermata da alcuni testimoni, ma mancano i riscontri. Dunque sono tante le possibilità e quindi il caso è tutt’altro che archiviato.

Al momento del ritrovamento del cadavere, i detenuti sbattevano sulle inferriate gridando e attirando l’attenzione degli agenti, così come si vede spesso nei film.

Come è morto davvero Garofalo e cosa è successo a Regina Coeli?

Spunta la nuova ipotesi: l’omicidio

Carmine Garofalo era in carcere dal 15 luglio, arrestato dai Carabinieri di Ostia.

Volante dei carabinieri
Volante dei carabinieri – LettoQuotidiano.it

La sua morte sembrava accidentale, dovuta a cause naturali, ma la Procura di Roma vuole vederci chiaro grazie all’inchiesta che si sta concentrando sulle possibili cause.

Il giorno dopo il ritrovamento del corpo, questo è stato trasferito in obitorio e dopo la segnalazione della garante dei detenuti, è stato sequestrato per effettuare l’autopsia.

L’ipotesi che più interessa gli inquirenti è quella relativa alle testimonianze dei detenuti, i quali affermano che il detenuto sia stato aggredito alle spalle.

Nello specifico, il suo compagno di cella lo avrebbe soffocato in seguito a una colluttazione risalente a 3 giorni prima del decesso vero e proprio.

Tuttavia stando a quanto emerso finora, quest’uomo che condivideva la cella con Carmine non è stato trasferito, almeno per il momento.

Cambia così lo scenario e quindi, forse Garofalo è stato ucciso. Parallelamente all’indagine della Procura, la direzione generale di Regina Coeli ne ha aperto una interna.

 

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