Elezioni, come verranno ripartiti i seggi: alla destra vanno 115 senatori e 237 deputati

Sono otto i partiti che si contendono la posta in palio dei 600 posti disponibili tra Camera e Senato, più alcuni che sono riusciti a ottenere la vittoria nei collegi uninominali. Ad avere la maggioranza assoluta, sarà sicuramente il centrodestra con 115 senatori e 237 deputati, la maggior parte in quota Fratelli d’Italia.

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Giorgia Meloni – lettoquotidiano.it

I parlamentari eletti dal centrodestra, però, non basteranno per avere la maggioranza dei due terzi che serve per approvare le riforme costituzionali senza passare per i referendum. Quanto alla differenza con i partiti di opposizione: al Pd va lo stesso numero di deputati della Lega (nonostante un dieci percento in più dei voti degli elettori), mentre sono di più i senatori in quota dem rispetto a quelli del Carroccio.

Come sarà il prossimo Parlamento, i numeri dei partiti alla Camera e al Senato

Con la vittoria netta, il 44% dei votanti, il centrodestra si è aggiudicato 237 deputati e 115 senatori su un totale, rispettivamente, di 400 membri della Camera e 200 del Senato: in pratica la maggioranza dei seggi, ma non quella utile per poter approvare riforme della Costituzione senza passare per il vaglio del referendum (che comunque deve essere richiesto), per cui serve la maggioranza dei due terzi e quindi 267 deputati e 134 senatori.

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Matteo Salvini, Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi – lettoquotidiano.it

Dei 237 deputati, 118 arrivano dalle file del partito di Giorgia Meloni, Fratelli d’Italia, mentre 67 sono in quota Lega, lo schieramento di Matteo Salvini, 45 sono di Forza Italia di Silvio Berlusconi e sette di Noi Moderati (che pur non avendo superato la soglia di sbarramento ha comunque eletto dei suoi rappresentanti grazie alle vittorie in altrettanti collegi uninominali).

Per quanto riguarda il Senato, FdI ha eletto 66 senatori, il Carroccio 29, 18 sono del gruppo forzista del Cavaliere e solo due del quarto partito della coalizione, sempre per il motivo spiegato poco sopra.

Il centrosinistra, invece, avrà a disposizione 80 deputati, 65 in quota Partito democratico di Enrico Letta (gli stessi della Lega anche se hanno ottenuto percentuali diverse), 12 dell’alleanza Europa Verde e Sinistra Italiana, due di +Europa e uno di Impegno Civico, questi ultimi tre sono stati eletti nei collegi uninominali. A Palazzo Madama ci saranno 37 senatori del Pd e quattro del gruppo di Angelo Bonelli, Eleonora Evi e Nicola Fratoianni, per un totale, quindi, di 41.

Per quanto riguarda il MoVimento 5 stelle di Giuseppe Conte, avranno 51 deputati e 28 senatori, mentre il terzo polo di Azione e Italia Viva di Carlo Calenda e Matteo Renzi sono riusciti a portare a casa 21 seggi a Montecitorio e 9 a Palazzo Madama. La Südtiroler Volkspartei, ovvero il Partito popolare sudtirolese avrà, in conclusione, tre deputati e due senatori. Un seggio della Camera e uno al Senato andranno anche alla lista del candidato alle regionali della Sicilia Cateno De Luca.

Chi presiederà le due Camere il 13 ottobre

Questa la composizione dei due rami del Parlamento che si insedieranno ufficialmente il 13 ottobre, ma già dal 10 di ottobre i nuovi eletti dovranno adempiere a qualche prassi burocratica. Chi però presiederà la prima seduta di Camera e Senato e quindi chi farà le veci rispettivamente di Roberto Fico e Maria Elisabetta Alberti Casellati?

Per quanto riguarda Montecitorio, secondo il regolamento, il compito spetta al vicepresidente più anziano della precedente legislatura, quindi a Ettore Rosato (che è anche il padre della legge elettorale, in quota Italia Viva). A Palazzo Madama, come già successo nel 2018, dovrebbe essere Giorgio Napolitano a fare da presidente, in quanto senatore più anziano. Dato che le condizioni di salute dell’ex Capo dello Stato non sono delle migliori, il suo posto verrà preso da Liliana Segre.

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