Ucraina, Usa: L’Italia non lascerà la coalizione | Nuove sanzioni alla Russia

Proseguono gli aggiornamenti sul conflitto fra Russia e Ucraina: nuove sanzioni e gli Usa si sono espressi in merito alle elezioni in Italia.

Bombardamenti in Ucraina
Bombardamenti in Ucraina – LettoQuotidiano.it

Inoltre, arrivano nuove sanzioni per la Russia, in cui ci sono attualmente scontri e proteste in seguito alla notizia della mobilitazione parziale.

Il 211esimo giorno del conflitto in Ucraina

La guerra in Ucraina è arrivata al suo 211esimo giorno e ci sono degli importanti aggiornamenti in merito.

Tutto il mondo ha gli occhi puntati su quello che sta succedendo in questo Paese e l’ultima notizia di grande scalpore era stata quella di Putin in un discorso preregistrato.

Il Presidente della Federazione russa, ha annunciato in tv che ci sarebbe stata la mobilitazione parziale dei riservisti e questo ha scatenato proteste e reazioni avverse nella popolazione.

Le forze dell’ordine hanno lavorato ore per sedare le proteste, nel frattempo si registra il tutto esaurito per i biglietti aerei per lasciare il Paese.

C’è un ulteriore aggiornamento di poche ore fa, infatti l’oligarca russo Viktor Medvedchuk, arrestato e interrogato in merito all’inchiesta condotta dagli ucraini, è stato rilasciato.

La mediazione è stata possibile grazie all’intervento del Presidente turco Erdogan e per il rilascio dell’uomo, sono stati liberati 200 prigionieri ucraini che si trovavano in Russia.

L’intervento di Zelensky

In una situazione internazionale così delicata si teme anche per la guerra nucleare, Putin ha minacciato di questa eventualità in risposta alle forze armate ucraine che intendono riprendere il controllo dei territori occupati.

Zelensky è intervenuto in un videocollegamento con l’Assemblea dell’Onu, chiedendo di togliere a Mosca il diritto di veto in Consiglio di sicurezza.

Zelensky
Zelensky – LettoQuotidiano.it

Allo stesso tempo, ha rilanciato la sua proposta di un price cap su gas e petroli russi.

Il Presidente ucraino poi, ha messo le mani avanti e si è soffermato sui requisiti per poter valutare un’eventuale pace.

Il primo di questi è la punizione per l’aggressore, ossia la Russia. Il secondo è la protezione della vita verso coloro che in questi mesi sono stati martoriati ogni giorno, ossia l’intera Ucraina dal punto di vista militare e anche civile.

Terzo prerequisito è il ripristino della sicurezza e dell’integrità del territorio, abbiamo poi le garanzie di sicurezza e la determinazione a difendersi.

La situazione attuale

Per ora, la situazione resta decisamente tesa non solo fra i due Paesi in guerra ma anche all’interno di essi, in particolare in Russia, dove ora si cerca di placare le proteste.

Queste sono scaturite dopo l’annuncio di Putin, in cui ha informato della mobilitazione parziale dei riservisti. Questa notizia ha portato a scontri dei civili con le forze dell’ordine russe e ci sono state manifestazioni che hanno portato a più di 1000 arresti.

C’è anche però la buona notizia del rilascio dell’oligarca russo Medvedchuk in cambio dei prigionieri ucraini, 200 per la precisione.

Cattive notizie per il Presidente russo dall’Ue, la quale ha annunciato che ci saranno nuove sanzioni per il Paese.

Continua intanto l’offensiva in territorio ucraino, dove l’esercito russo ha bombardato poco fa la regione di Zaporizhzhia, dove tutti ormai sappiamo esserci la più grande centrale nucleare europea.

La Casa Bianca ritiene che, a prescindere da come andranno le elezioni in Italia, il Paese non abbandonerà la coalizione occidentale che unisce coloro che sostengono l’Ucraina, mentre paesi come la Corea del Nord si sono distaccati nettamente dai russi.

Infatti, questa ha negato la fornitura di armi e munizioni all’esercito di Putin, che invece era ipotizzata dall’Intelligence americana.

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