Procacci, Ligabue e Accorsi contro la Lega: “Giù le mani da Radiofreccia”

Domenico Procacci, Luciano Ligabue e Stefano Accorsi, rispettivamente produttore, autore e attore del film “Radiofreccia” hanno diffidato la Lega di Matteo Salvini per aver utilizzato un pezzo della pellicola per fini elettorali, pubblicando un video sui social con la voce dell’attore bolognese.

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Domenico Procacci, Stefano Accorsi, Luciano Ligabue e Kasia Smutniak – lettoquotidiano.it

Nel comunicato congiunto dei tre si legge che il brano audio “è stato illegittimamente inserito all’interno di un video elettorale attualmente diffuso su tutti i social media e ripreso dalla stampa” e hanno lamentato la violazione dei diritti d’autore e “la spregiudicata utilizzazione dello stesso in una presentazione al pubblico che lascia anche chiaramente presumere un’adesione al contenuto del messaggio, da cui invece gli stessi radicalmente si dissociano“.

Procacci, Ligabue e Accorsi contro la Lega per la pubblicazione di una clip da Radiofreccia

Un successo di incassi, all’epoca, e anche per la critica, “Radiofreccia“, il film che ha segnato l’esordio di Luciano Ligabue alla regia, prodotto da Domenico Procacci e interpretato magistralmente da Stefano Accorsi, è diventato oggi uno spot elettorale per la Lega di Matteo Salvini.

Salvini
Matteo Salvini – lettoquotidiano.it

Il leader del Carroccio, infatti, ha utilizzato una clip della pellicola per attaccare il Partito democratico e, in particolare, l’ex capo gabinetto del sindaco di Roma Roberto Gualtieri, Albino Ruperti che in un audio si sente urlare: “Vi sparo, vi ammazzo, dovete inginocchiarvi“. Pubblicando sui social, il senatore ha scritto: “C’è chi grida “in ginocchio o ti sparo” e chi vuole l’Italia in piedi e a testa alta. Sempre. Il 25 settembre decideranno gli italiani“.

Una scelta che ha fatto storcere il naso ai tre protagonisti che, in una nota congiunta, hanno comunicato di “aver formalmente diffidato, per mezzo dei loro legali, la ‘Lega per Salvini Premier’ dall’utilizzo di un brano audio con la voce di Stefano Accorsi tratto dal film ‘Radiofreccia’ illegittimamente inserito all’interno di un video elettorale attualmente diffuso su tutti i social media e ripreso dalla stampa“.

Procacci, Ligabue e Accorsi: “Giù le mani da Radiofreccia”

Nel comunicato, rilanciato sia dall’attore, sia da Fandango (la casa di produzione di Procacci), sia dal cantante sui social con l’hashtag #GiùlemanidaRadiofreccia, si legge come le motivazioni della diffida siano da imputare non solo alla “gravissima violazione dei loro diritti sul film“, ma anche la “spregiudicata utilizzazione” della clip che potrebbe far sottintendere un adesione di Accorsi, del produttore e di Ligabue al contenuto del messaggio, “da cui invece gli stessi radicalmente si dissociano“.

La Lega ha infatti usato il ‘credo laico’ di Radiofreccia per la propria campagna elettorale, senza chiedere alcuna autorizzazione (che non sarebbe stata concessa)“, hanno scritto ancora i legali che hanno chiesto la rimozione dal video “di qualsiasi elemento tratto dal film e riserva ogni più ampia tutela legale, in sede civile e penale“.

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