Omicidio Diva Borin: non è stato il badante a strangolarla

Torniamo a parlare di un caso di diversi anni fa, ovvero l’omicidio di Diva Borin, l’anziana strangolata con un foulard.

Carabinieri
Carabinieri – LettoQuotidiano.it

Del suo caso torniamo a discutere poiché sono emersi  nuovi dettagli relativi al suo badante, il primo ad essere accusato di omicidio.

L’omicidio di Diva Borin

Facciamo un passo indietro e torniamo al 2019, quando l’anziana di 86 anni di Urago Mella, venne trovata senza vita un sabato pomeriggio nella sua casa di via Ballini.

La modalità fu davvero cruenta, infatti la donna era stata strangolata con un foulard e il suo corpo venne ritrovato nell’appartamento dove viveva da sola.

A dare l’allarme fu il suo badante Salvatore e proprio intorno alla figura di quest’uomo si concentrarono le prime indagini. In realtà Salvatore era un dipendente di un supermercato della zona che a tempo perso assisteva l’anziana.

Un sabato in cui si stava recando da Diva a portarle l’acqua, ha trovato il suo corpo e ha chiamato il nipote, unico parente stretto, per avvisarlo di quanto accaduto.

Il ragazzo è giunto subito nell’appartamento e solo in quel momento sono stati avvisati i soccorsi.

L’autopsia disposta sul cadavere evidenziò segni di strangolamento e l’appartamento venne subito posto sotto sequestro per ulteriori accertamenti in merito.

Fin dal primo momento, il movente sospettato fu quello economico, infatti vennero fatte delle indagini sui conti correnti della donna per capire se ci fossero movimenti sospetti.

Soldi
Soldi – LettoQuotidiano.it

Vennero inoltre ascoltate tutte le persone che negli ultimi tempi l’avevano frequentata, quindi una nipote acquisita, delle badanti e la nuora.

I risvolti

Ora, dopo 3 anni e mezzo in cui non si hanno risposte, ci sono dei chiarimenti sulla posizione di Salvatore, infatti l’uomo è stato assolto per l’omicidio di Diva.

Resta dunque il dubbio di chi sia stato a uccidere la donna. Per ora questo resta un omicidio irrisolto, con un assassino ancora in libertà.

L’unico accusato finora, ossia il dipendente del supermercato che assisteva Diva quando non lavorava, è stato assolto perché non ha commesso il fatto di cui era l’unico indagato.

Salvatore Spina era un uomo fidato per l’anziana signora, tanto che le aveva intestato parte della sua eredità ed era proprio questo, secondo la pubblica accusa, il movente dell’omicidio.

Tuttavia questo è stato smentito dalla sentenza di primo grado, con cui il 41enne è stato assolto dall’accusa di omicidio con l’aggravante della premeditazione e quella dei motivi abietti.

Quindi l’uomo non dovrà scontare i 14 anni di carcere richiesti inizialmente e per ulteriori dettagli in merito alla sua assoluzione, si dovranno attendere i prossimi mesi.

Chi ha ucciso Diva Borin? Questa la domanda che tutti si pongono a tal punto.

Dalle ultime perizie medico-legali sembra che Salvatore Spina non c’entri nulla, quindi le indagini ricominciano con una sola certezza: non è stato il 41 enne ad averla strangolata.

A supporto di questo c’è l’incompatibilità di orari, infatti l’uomo era già fuori dall’appartamento negli orari in cui invece è stata accertata la morte di Diva, ossia durante la notte dell’1 marzo 2019.

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