Corte costituzionale, Silvana Sciarra eletta nuovo presidente

A raccogliere le redine di Giuliano Amato come presidente della Corte costituzionale sarà Silvana Sciarra, la seconda donna – dopo Marta Cartabia – a ricoprire il ruolo di capo della Consulta. Il suo mandato scadrà l’11 novembre del 2023, giorno in cui scade il novennale come giudice costituzionale.

Sciarra
Silvana Sciarra – lettoquotidiano.it

Ho il privilegio di avere i capelli bianchi. La Corte ha voluto forse premiare questo criterio della anzianità. Intendo rafforzare la collegialità“, sono le prime parole pronunciate dalla nuova presidentessa della Corte costituzionale, anche la prima giudice costituzionale donna a essere nominata dal Parlamento.

Corte costituzionale, Silvana Sciarra eletta nuovo presidente

Silvana Sciarra, con otto voti favorevoli su 15, è la nuova presidentessa della Corte costituzionale e succede a Giuliano Amato, nominato presidente il 29 gennaio 2022. Ha vinto con un voto di scarto su Daria De Pretis. La giudice costituzionale è la seconda donna a ricoprire la massima carica nella Consulta dopo l’attuale ministra di Grazia e Giustizia, Marta Cartabia, ma è stata la prima donna a essere nominata membro della Corte direttamente dal Parlamento: era il 6 novembre del 2014.

In virtù del novennale, periodo in cui i giudici costituzionali rimangono in carica, il suo mandato scadrà l’11 novembre del 2023. Come primo atto da presidentessa, Sciarra ha confermato i due vicepresidenti De Pretis e Nicolò Zanon.

Silvana Sciarra
Silvana Sciarra – lettoquotidiano.it

Ho il privilegio di avere i capelli bianchi. La Corte ha voluto forse premiare questo criterio della anzianità. Intendo rafforzare la collegialità“, ha dichiarato nella conferenza stampa dopo l’elezione. Tra gli obiettivi della presidentessa anche la sobrietà, “una parola ricorrente in gergo della comunicazione“, considerata da lei linfa vitale per le istituzioni da cui si prendono l’autorevolezza, la trasparenza e l’indipendenza che caratterizzano lo stato di diritto, ha detto ancora.

Il presidente del MoVimento 5 stelle, Giuseppe Conte, è stato tra i primi a congratularsi con Sciarra: “La sua riconosciuta competenza costituisce sicura garanzia per l’esercizio di un ruolo istituzionale fondamentale per gli equilibri del Paese“, ha scritto su Twitter. Auguri che sono arrivati anche delle altre forze politiche.

Maurizio Lupi, leader di Noi Moderati, quarta forza della coalizione di centrodestra, ha detto che “già dalle sue prime parole pronunciate oggi, in occasione dell’elezione alla guida della Corte Costituzionale, traspaiono tutto il suo merito, la sua competenza e il suo equilibrio come ha dimostrato già la presidenza di Marta Cartabia, l’attuale Guardasigilli“.

Anche l’attuale ministra del Sud e candidata del terzo polo, Mara Carfagna, ha voluto fare i suoi auguri alla neo presidentessa: “Sono certa che saprà esercitare quel ruolo con equilibrio e saggezza e che rappresenterà, per le giovani magistrate italiane, un incoraggiamento e un esempio. A sessant’anni dall’ingresso delle donne in magistratura vediamo, finalmente, aprirsi a loro i ruoli di vertice non più come ‘eccezione’ ma come dato di normalità. È un bene per le donne e per la società“, ha scritto in una nota. Gioia per l’elezione di Sciarra anche da parte della collega Elena Bonetti, ministra per le Pari opportunità in quota Italia Viva.

Chi è Sciarra, neo presidentessa della Corte costituzionale

Ma chi è Sciarra? La giudice costituzionale e neo presidentessa è una giurista e accademica italiana, di 48 anni, nata a Trani, in Puglia. Sempre nella sua regione, all’Università di Bari, si è laureata in giurisprudenza, ma ben presto ha iniziato a insegnare e fare ricerca anche negli Stati Uniti, nel Regno Unito e in Svezia. Nel 2006, ha ricevuto il dottorato in giurisprudenza honoris causa dall’Università di Stoccolma nel 2006 e nel 2012 dall’Università di Hasselt.

In Italia ha insegnato all’Università di Siena nella facoltà di Scienze economiche e bancarie; dal 1994 fino al 2003 ha ricoperto la cattedra di diritto del lavoro e diritto sociale europeo all’Istituto universitario europeo. Nel biennio 95-95 è stata anche direttrice del dipartimento di diritto, e tra il 2002 e il 2003 ha coordinato il programma di Gender Studies.

Il 31 maggio del 2017, quando già era giudice costituzionale, è stata insignita della carica di Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al merito della Repubblica italiana dal Capo dello Stato, Sergio Mattarella. È una dei membri del comitato che fornisce i pareri sui candidati giudici della Corte di giustizia e del Tribunale e di avvocato generale della Corte di giustizia europea per decisione del Consiglio dell’Unione europea.

Dal 2014, Sciarra ha redatto 159 decisioni alla Consulta, molte in materia di lavoro pubblico e privato e di previdenza, ma il suo lavoro è stato fondamentale anche nella Corte di giustizia dell’Unione europea, in cui si è pronunciata per la valorizzazione di una prospettiva di integrazione di strumento di tutela dei diritti.

Impostazioni privacy