Cosa sta succedendo a Richetti, candidato di Azione

Matteo Richetti, senatore e candidato di Azione, quindi del terzo polo, è accusato da una donna di molestie sessuali che, in una lunga intervista a Fanpage, ha raccontato la vicenda pur non facendo mai il suo nome. L’ex Pd, dal canto suo, ha detto di essere lui vittima di stalking e ha denunciato la donna.

Richetti Calenda
Matteo Richetti e Carlo Calenda – lettoquotidiano.it

Non solo, però: Richetti ha promesso anche querele per la testata che ha pubblicato i presunti screenshot, mentre Carlo Calenda, leader di Azione, ha parlato di attacco politico, considerato il momento in cui si è deciso di far uscire queste notizie, mai denunciate alle autorità competenti. Tra garantismo e giustizialismo, patriarcato e #metoo, la procura di Roma ha aperto un fascicolo per stalking e sarà un tribunale a decidere chi ha ragione e chi ha torto.

Richetti, candidato di Azione, è accusato di molestie. La difesa: “Sono io la vittima”

Matteo Richetti, senatore della Repubblica e candidato alle politiche del 25 settembre per Azione, è finito nei guai, grossi. Ancora più grossi se si considera che fra una settimana ci saranno le elezioni, appunto.

Richetti
Matteo Richetti – lettoquotidiano.it

L’ex parlamentare del Partito democratico è stato accusato da una donna di molestie sessuali. La vicenda, però, è molto più complicata di così. Innanzitutto perché la donna, di cui non si sa nulla se non che si era avvicinata al partito di cui fa parte Richetti, non ha fatto esplicitamente il suo nome, ma anche perché non lo ha denunciato alle autorità competenti, ma in una lunga intervista a Fanpage.it, pubblicata il 15 settembre.

Come abbiamo già detto, la testata ha pubblicato la vicenda lasciando anonimi i personaggi, anche se ha tralasciato qualche particolare come la foto del profilo Facebook del senatore negli screenshot pubblicati che subito ha fatto capire di chi si trattasse. Come che sia, nell’intervista viene raccontato di una molestia subita direttamente nelle sedi di Palazzo Madama, di messaggi compromettenti di Richetti, e pure di altre donne che hanno avuto lo stesso trattamento ma che non hanno avuto lo stesso coraggio della ragazza a far sentire la propria voce.

Prove inequivocabili si potrebbe dire, non per l’ex dem, però. Già venerdì, il giorno dopo che è stata diffusa la notizia, dal suo partito è arrivato un comunicato stampa in cui si spiega che il protagonista è proprio Richetti, ma c’è una nuova versione dei fatti.

Da un anno il senatore Richetti ha denunciato alla magistratura e alla polizia postale attività di stalking e minacce riconducibili a una donna già nota alle forze dell’ordine. Attraverso messaggi contraffatti, finti account social e telefonate, la persona in questione sta molestando da mesi il senatore e la sua famiglia. Tutto il materiale è in mano alla magistratura“, si legge nella nota di Azione.

Stessa posizione che ha assunto lo stesso senatore che, ieri, dal palco di un tour elettorale in Emilia-Romagna assieme a Carlo Calenda, ha detto che quello che è stato raccontato “è tutto falso, tutto inventato. Mi stanno tagliando la carne di dosso. La vittima sono io“. Ancora una volta, Richetti ha parlato di persecuzioni a lui e alla famiglia, ma ha promesso anche una querela civile e penale per Fanpage.it (nonostante non abbia fatto il suo nome).

Due denunce, e non tre come detto da lui, sono state già presentate: una il 29 novembre del 2021, in cui ha spiegato di aver ricevuto insulti via social e in cui veniva accusato di essere un pedofilo, per cui la procura di Roma ha aperto un fascicolo per stalking, e un’altra, il 13 settembre, due giorni prima che la testata pubblicasse l’intervista che, però, lui sapeva già essere in mano a una giornalista. “Da alcuni mesi sono a conoscenza di un dossier diffamatorio a mio carico“, avrebbe detto il senatore agli agenti.  Stando alle sue parole, inoltre, la cronista di Fanpage.it avrebbe anche contattato le collaboratrici di Richetti invitandole “a rilevare eventuali approcci sentimentali subiti“.

Le accuse per Richetti, Calenda: “Giustizia a orologeria. Questo è un attacco politico”

Le due versioni dei fatti non coincidono, questo è chiaro, e a fare luce saranno sicuramente le autorità competenti, ora però si accende un dibattito su garantismo e giustizialismo, su chi abbia ragione e chi torto, su chi difende una parte e chi l’altra. Chi grida al patriarcato e parla anche di #metoo, come Pina Picierno, deputata del Partito democratico al Parlamento europeo, che ha attaccato soprattutto il frontman e fondatore di Azione, Calenda.

Ecco, l’alleato di Matteo Renzi si è speso tanto per difendere il candidato del suo partito, che è anche il presidente di Azione. Lo ha fatto sui social, ma anche pubblicamente.  “C’è stato un timing molto preciso nell’uscita di questa vicenda. Questo è un attacco politico“, ha detto l’ex candidato sindaco di Roma che poi ha anche attaccato il giornale: “Abbiamo detto che si stavano prestando a una cosa priva di fondamento, su cui la procura stava indagando. Ma sono andati avanti, quindi presumo ci sia dietro un disegno“.

Calenda ha difeso Richetti anche delle accuse sessismo del Pd, e ha rincarato la dose contro Fanpage.it che, tramite il suo direttore Francesco Cancellato, aveva detto che non era mai stato fatto il nome del senatore.

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