Ucraina, la riconquista avanza: i segni lasciati dai russi

L’avanzata dell’Ucraina per la riconquista dei territori occupati dai russi avanza. 6.000 km² riconquistati dalle truppe ucraine mente i russi sono stati costretti ad indietreggiare.

Zelensky in vista al fronte
Zelensky in visita alle truppe ucraine – LettoQuotidiano.it

La guerra in Ucraina ha mostrato nelle ultime ore uno scenario che ha fatto esultare Kiev e il popolo ucraino. Le truppe ucraine hanno riconquistato un ampia fetta di territorio e le ultime notizie da Mosca hanno rivelato qualcosa di inatteso e che mostra una difficoltà attuale.

Ucraina, la riconquista avanza

Oggi è il 202esimo giorno di guerra in Ucraina e la riconquista dei territori occupati dai russi sta dando risultati inattesi. L’avanzata Ucraina sta procedendo in maniera efficace e continuativa. Nelle ultime ore i risultati ottenuti dai militari ucraini sono stati più che soddisfacenti e il governo esulta.

È stata possibile la liberazione dei territori nei pressi di Kharkiv e oltre 6,000 chilometri quadrati sono stati liberati dalle truppe russe. La controffensiva Ucraina ha costretto alla ritirata i soldati ancora presenti nel territorio.

Le autorità governative ucraine hanno dichiarato che la Russia è stato messa in forte difficoltà dall’operazione e non invierà più truppe. Non verranno inviate neanche le truppe già formate.

Al momento Putin non ha ancora replicato ufficialmente in merito alla questione, ma sono tutti in attesa di una sua mossa. Anche se in realtà oggi una mossa c’è stata ed è stato il bombardamento di edifici civili che hanno lasciato senza elettricità diverse zone.

A questo punto il resto del mondo si chiede come procederà Putin e le previsioni non lasciano ben sperare.

Mancano militari volontari

L’Ucraina e la sua riconquista avanzano e questo sta creando un effetto a catena anche nelle forze militari russe. Le notizie che giungono non sono rassicuranti e i russi non hanno più intenzione di arruolarsi come prima.

Un fatto che denota una certa debolezza e che sicuramente non avrà fatto piacere a Putin. Il suo silenzio, dopo aver saputo dei vari approvvigionamenti militari effettuati, fa paura.

Il Pentagono ha dichiarato poche ore fa che l’avanzata Ucraina procede bene ma la battaglia resta comunque dura. Una situazione che potrebbe da un lato aiutare il conflitto a scemare gradualmente ma dall’altro farlo esplodere irrimediabilmente.

I segni lasciati dai russi

Tantissimi civili ma anche militari hanno perso la guerra nel conflitto tra Russia e Ucraina. È stato scoperto proprio ieri che nella città liberata di Izyum sono stati ricevuti almeno 1000 morti. La stessa sorte è toccata anche a molti soldati russi e questo non è accettabile.

Kharkiv è libera ma presenta i profondi segni di un conflitto crudele. I russi hanno cominciato a ritirarsi a mezzogiorno del 12 settembre e ciò che si sono lasciati dietro oltre alla devastazione è la morte. Sono emersi cadaveri con evidenti segni di tortura  e camere adibite alla prigionia e uccisione dei prigionieri.

 

Putin e il generale maggiore Sergei
Putin e il generale maggiore Sergei – LettoQuotidiano.it

Troppi morti e troppi conflitti di interesse che non riescono ad essere incanalati nel verso giusto per via del guadagno personale. Che si tratti di denaro o di guadagnare credibilità e potere non fa la differenza,  quello da capire è che ne va del futuro di intere nazioni. Nazioni in cui vivono persone che non hanno scelto di essere coinvolte in questo conflitto. Ma anche le famiglie europee che soffrono la precarietà dettata dalla guerra in atto. Non si può stare a guardare e aspettare una tragedia ulteriore.

 

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