Davvero triste la vicenda verificatasi giovedì a Treviso, dove un autista ha avvisato il 118 per un malore, senza potersi fermare.
Sconcertanti le parole ai soccorritori, ai quali avrebbe detto di stare male ma non poteva fermarsi poiché rischiava il licenziamento.
Autista accusa un malore a Treviso
Giovedì è avvenuto un fatto davvero che ci fa rattristare ed è una di quelle occasioni in cui il datore di lavoro non sembra avere a cuore la salute dei dipendenti.
Questo almeno è quello che si evince nella vicenda, anche se poi quello che si legge in superficie non è quello che sembra.
Un uomo che lavora per una ditta di trasporti, in particolare autobus, ha chiamato il 118 avvisando che accusava dolori al petto.
Nella stessa telefonata però aggiunge di non poter fermare il mezzo, altrimenti rischiava il licenziamento.
Ovviamente sono subito iniziati i controlli per capire cosa stava succedendo e soprattutto se le accuse dell’uomo verso l’azienda erano vere.
La vicenda è avvenuta nella giornata di giovedì ma è stata resa pubblica solo poche ore fa e se fosse confermato quanto detto dall’uomo, sarebbe davvero grave.
Il dipendente dell’azienda Mom, del trasporto pubblico trevigiano, ha composto il numero del 118 mentre guidava uno dei mezzi aziendali.
Ha avvisato che stava male ma non poteva fermarsi, poi ha riattaccato e poi ha risposto quando i sanitari lo hanno ricontattato.
Durante questa seconda telefonata ha riferito di essere un passeggero del bus e poi non ha più risposto agli altri tentativi di contatto con il personale sanitario.
Dopo che il Suem ha accertato che invece si trattava del conducente, è scattato l’allarme poiché egli trasportava alcune persone a bordo.
Il dolore al petto che lamentava ha fatto subito pensare a un infarto, così sono stati informati i Carabinieri, che hanno rintracciato il mezzo e hanno fatto fermare l’uomo.
Nel frattempo le 6 persone a bordo erano state fatte scendere. Sul posto è giunta anche l’ambulanza e l’autista è stato trasportato al pronto soccorso di Treviso.
Qui è stato confermato un malore lieve, infatti la pressione del sangue era elevata. Verso l’una di notte ha lasciato il nosocomio e ora le sue condizioni di salute sono rientrate nella normalità.
L’azienda
Il presidente dell’azienda Mom, Giacomo Colladon, è intervenuto in merito confermando che in effetti vengono chieste delle idoneità sulla salute psico-fisica degli autisti.
Ha poi affermato che l’azienda farà gli accertamenti necessari prima di far tornare l’uomo alla guida, tuttavia ha tenuto a precisare che nessuno aveva minacciato il conducente di licenziamento.
Nessuno sapeva del malore in corso e in quel momento ovviamente l’uomo deve essere entrato in panico e quindi ha parlato a sproposito.
Ha poi confermato che se il conducente risulterà idoneo, tornerà al suo posto di lavoro senza problemi.
“ha perso la testa ma non ha fatto nulla di grave. poteva chiamare la nostra sala di controllo esercizio ma non l’ha fatto, non c’è problema, ha comunque salvaguardato i passeggeri”.
Infatti, il conducente aveva fatto scendere le 6 persone a bordo in sicurezza.
La faccenda si è risolta al meglio e grazie alle azioni dell’uomo, nessuno è rimasto ferito e lui ha potuto ricevere le cure necessarie.