Parla la zia di Benno Neumair: “Aveva gli occhi inespressivi e aggressivi”

Torniamo a parlare dell’omicidio compiuto nel 2021 da Benno Neumair, che tolse la vita ai genitori e ora dice di non ricordare.

Benno Neumair
Benno Neumair – LettoQuotidiano.it

Ora parla la zia, riferendo che aveva visto il ragazzo nelle ore precedenti al delitto e le era apparso freddo e inespressivo.

L’omicidio dei genitori di Benno Neumair

Era il gennaio del 2021 quando il giovane Benno Neumair uccise i genitori Laura Perselli e Peter Neumair, nella loro abitazione di Bolzano per poi disfarsi dei cadaveri gettandoli nell’Adige.

Interrogato più volte, ha confessato l’omicidio avvenuto il 4 gennaio ma non sa spiegarne il movente e nell’ultima apparizione in aula ha addirittura affermato di non ricordare nulla di quel giorno.

La sorella Madè, addolorata dalla prematura scomparsa dei genitori, non trova pace per questa sofferenza, anche perché suo fratello parlava in aula dei genitori come se fossero due sconosciuti.

Madè Neumair
Madè Neumair – LettoQuotidiano.it

Il ragazzo ha evitato di rispondere alle domande del Pm Igor Secco che gli chiedeva una ricostruzione di quel giorno e le modalità con cui era avvenuto l’omicidio.

Benno però appare assente, proprio come lo ha descritto sua zia che poche ore prima di quel delitto lo aveva incontrato ed era rimasta colpita dal suo sguardo inespressivo, al pari di quello di un killer.

In effetti è proprio di un efferato killer quello di cui stiamo parlando, un ragazzo che ha anche successivamente tentato di strangolare il suo compagno di cella.

Giovane laureato in scienze motorie e supplente di matematica, Benno ha rovinato la sua vita in una maniera davvero tragica, sconvolgendo anche quella della sua famiglia.

Nel gennaio del 2021 uccise i suoi genitori di 63 e 68 anni anche se in realtà in un primo momento ne aveva denunciato la scomparsa.

Subito partirono le indagini dei Carabinieri, che effettuarono un sopralluogo nell’abitazione dei coniugi, dove trovarono tracce di Benno e dell’acqua ossigenata che aveva utilizzato per cercare di rimuoverle.

Subito quindi i sospetti si sono concentrati su di lui e l’ipotesi era quella che dopo aver ucciso i genitori, li avesse caricati in macchina, anche qui infatti c’erano bottiglie di acqua ossigenata.

La svolta si avrà il 22 gennaio, quando le forze dell’ordine troveranno tracce del suo sangue e quindi, dopo essersi dichiarato innocente per settimane, il ragazzo confesserà di essere lui l’autore del duplice omicidio.

La confessione arriverà però dopo il ritrovamento del corpo della madre il 6 febbraio. In seguito venne ritrovato anche il padre, il 27 aprile, entrambi nell’Adige.

Le parole della zia

Elisabetta Perselli, sorella della madre di Benno, è stata ascoltata in aula e ha riferito di aver notato nel gennaio dello scorso anno, poco prima l’omicidio, una particolarità nel ragazzo.

Sebbene infatti non avesse motivo di dubitare di lui, ha notato uno sguardo inquietante che ha definito ‘occhi da squalo’, ossia immobili, inespressivi, freddi e senza emozioni.

Rimase molto colpita di questa cosa e l’incontro in questione era avvenuto nel periodo in cui la coppia risultava dispersa.

Le testimonianze dei conoscenti

Alcune persone sono state ascoltate in qualità di conoscenti di Benno, fra cui la sua ex maestra nella scuola d’infanzia, che ha dichiarato davanti ai giudici della Corte d’Assise di Bolzano, che la madre lo aveva portato da uno stregone.

Doriana Baracca ha raccontato che era un bambino con problemi e fu lei a consigliare a Laura di farlo visitare da uno specialista, così lei rispose che già lo aveva portato da una sorta di stregone durante una vacanza a Bali, per allontanare gli spiriti maligni.

Questo incontro era stato deciso dopo che il bambino era stato trovato con un coltello in mano di fronte alla sorella più piccola, episodio che ovviamente lasciò scioccata la madre.

“Laura riferì anche che l’ex marito, morto suicida, era uno psicologo, così capii che non lo avrebbe mai portato da uno psicologo, tuttavia è proprio l’aiuto di cui aveva bisogno e non gli è stato dato”.

La perizia psichiatrica

In realtà, la psichiatra Anna Palleschi ha lavorato in merito a questo caso, sulla condizione psicologica di Benno e secondo lei è perfettamente capace di intendere e di volere.

Quindi, era lucido quando ha commesso l’omicidio e gettato i cadaveri dei genitori nel fiume.

L’unico disturbo riscontrato è quello narcisistico di personalità e sebbene sia rassicurante pensare alla presenza di disturbi mentali in chi commette delitti terribili come questo, non è questo il caso.

Probabilmente, Benno ha agito dopo un litigio con il padre, ma la psichiatra non condivide questa ipotesi, invece sostiene che l’uccisione sia stata un tentativo di prendere il controllo e proteggere la sua autostima.

Impostazioni privacy