Omicidio Fatmir Ara: fermato un 30enne che ora è sotto interrogatorio

A 4 giorni dall’omicidio dell’imprenditore Fatmir Ara, le indagini sono a una svolta, infatti c’è stato un arresto.

Fatmir Ara
Fatmir Ara – LettoQuotidiano.it

Si tratta di un uomo di 30 anni che probabilmente sarebbe l’autore dell’omicidio dell’uomo ritrovato senza vita sabato scorso.

L’omicidio di Fatmir Ara

Fatmir Ara era un imprenditore edile ed è stato trovato senza vita sabato scorso, a San Carlo Canavese.

Si tratta di una vera esecuzione quella di cui è rimasto vittima, infatti il 43enne albanese è stato colpito da diverse fucilate.

La denuncia della sua scomparsa risale al giorno prima, quando a Mathi, il comune torinese in cui era residente, non si avevano più tracce di lui.

Poche ore dopo venne ritrovata la sua salma nelle campagne di San Carlo Canavese, sempre in provincia di Torino e dopo alcuni giorni in cui le indagini sembravano non condurre a nulla, è stato finalmente fermato un uomo.

Secondo il medico legale, Roberto Testi, che ha effettuato i rilievi sulla salma, Fatmir Ara è morto in seguito a 3 fucilate che gli hanno crivellato la testa.

Prima di questo brutale omicidio, potrebbe essere stato pestato, ma non torturato con un coltello come inizialmente gli inquirenti hanno ipotizzato.

Il corpo dell’imprenditore edile sarebbe morto venerdì mattina, questo sempre stando ai dati dell’autopsia.

Quel giorno era uscito dalla sua abitazione ma non è mai arrivato nel cantiere dove era diretto, poi nel pomeriggio del giorno seguente c’è stato il macabro ritrovamento nelle campagne.

Le indagini

Fin da subito i Carabinieri hanno pensato a un regolamento di conti. La Compagnia di Venaria, che si sta occupando del caso, ha ipotizzato che sarebbero almeno 2 o 3 le persone coinvolte nell’omicidio.

Carabinieri
Carabinieri – LettoQuotidiano.it

Gli inquirenti avevano già ascoltato diverse persone e indagato sulla vita privata dell’uomo, inoltre sono stati analizzati anche i filmati di alcune telecamere delle case private vicino all’abitazione di Fatmir Ara, nonché i tabulati telefonici del suo cellulare.

Un’indagine di 360 gradi quindi che subito ha portato gli investigatori a ipotizzare che l’uomo possa essere attirato nelle campagne a pochi chilometri da casa, da alcune persone per un regolamento di conti.

In queste ore è stato fermato un operaio di 30 anni, proprietario del fucile che i Carabinieri hanno rinvenuto e sequestrato per accertamenti.

Secondo quanto emerso, avrebbe già confessato di essere l’autore del delitto ma non è chiaro se abbia agito da solo o con l’aiuto di terze persone.

Rimane un punto oscuro: il movente. Le ipotesi si allargano, infatti se in un primo momento si pensava solo a regolamenti di conti per droga o alcool, dal momento che l’imprenditore aveva dei precedenti per droga, ora si vaglia anche l’ipotesi di questioni personali fra la vittima e l’assassino.

Si esclude il movente della rapina perché l’imprenditore aveva tutti i suoi effetti personali.

Ora proseguono gli interrogatori per ricostruire gli spostamenti di Fatmir Ara nelle sue ultime ore di vita.

 

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