Dalla Federcalcio un grido di allarme sul caro bollette: “Così rischiamo di chiudere”

Il caro energia colpisce anche il calcio, e quello dell’elite. In un’intervista al Messaggero, il presidente della Figc, Gabriele Gravina, ha parlato delle difficoltà non solo delle società dilettantistiche, quelle che accolgono i nostri figli, ma anche della stessa struttura di Coverciano, quella in cui si allena la Nazionale di Roberto Mancini, che ha ricevuto delle bollette salatissime negli ultimi tre mesi.

Gravina
Gabriele Gravina – lettoquotidiano.it

Gravina ha specificato, poi, in un’ulteriore intervista all’Ansa che il rincaro delle bollette metterebbe in ginocchio almeno 15mila campi. Per questi motivi, il numero uno del calcio azzurro ha lanciato un appello al governo affinché venga data la stessa dignità degli altri settori.

Gravina (presidente della Figc): “Con i rincari dell’energia, il calcio rischia di chiudere”

Un grido di allarme anche da chi non ti aspetti: anche il calcio è alle prese con il caro bollette, e quindi con l’aumento dei prezzi dell’energia. Il calcio dilettantistico soprattutto, ma nel calderone, ha detto del presidente della Federcalcio, Gabriele Gravina, c’è finito anche quello che possiamo considerare d’elite, ma non chiamatelo per ricchi.

In un’intervista al Messaggero, il numero uno della Figc ha raccontato della situazione drammatica che si sta vivendo, molto “peggio della pandemia“, ha detto. Allora, infatti, c’erano i protocolli e, bene o male, anche il mondo del pallone è ripartito, “stavolta questo tsunami ci trova già a terra e non abbiamo contromisure, ci mancano i soldi. Così il calcio non si rialza più“.

Quindi l’appello al governo affinché si abbiano le stesse opportunità degli altri settori, dalla Serie A alle giovanili. Uno spiraglio c’è, però: “Sappiamo che sarà riconosciuta alle imprese come credito d’imposta una percentuale delle spese energetiche dei prossimi tre mesi. Ci saremo anche noi nella lista, mi auguro“, ha spiegato Gravina.

Non sono soldi per i ricchi, ha precisato ancora, quella è una favola, “andassero a dirlo alle migliaia di società dilettantistiche“. Con le bollette triplicate, non riescono a tenere aperti gli impianti e di certo non possono domandare alle famiglie di fare uno sforzo in più, perché sono loro i primi che “non sanno come pagare le proprie bollette“. “Qui si sta scherzando con il fuoco, anche questo rischia di diventare un dramma sociale. Il sistema non regge, i costi sono triplicati e queste realtà non hanno altre fonti di ricavi cui attingere per tamponare la situazione“.

All’Ansa, il presidente della Figc ha chiarito che “con questi rincari e senza possibilità di introiti, il mondo dell’associazionismo e del volontariato sportivo rischia di fermarsi. Per quel che mi riguarda, 15mila campi di calcio rischiano la serrata“.

Lo sport – ha concluso Gravina – crea benessere e il calcio è la componente fondamentale di un settore che deve essere considerato al pari degli altri in un momento di così grande difficoltà. Dopo la pandemia il rally dei prezzi generato dalla guerra in Ucraina potrebbe essere il colpo definitivo“.

Gravina: “Insostenibili le bollette anche a Coverciano”

A ulteriore riprova che la situazione è drammatica, anche nel centro sportivo di Coverciano, quello in cui si allena la Nazionale italiana di Roberto Mancini, “a maggio è arrivata una bolletta elettrica di 26mila euro, a giugno di 45mila, a luglio di 79mila. E deve ancora arrivare il gas“, ha specificato Gravina al Messaggero (di nuovo).

Coverciano
La sede della Nazionale italiana di calcio a Coverciano – lettoquotidiano.it

Secondo il presidente in questo scenario sarebbe meglio chiudere, ma manderebbe a casa anche le persone che ci lavorano. “Certamente sono preoccupato, non solo per il calcio, per tutto il mondo dello sport“.

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