Allarme pensioni, scatta la revoca per tutte queste categorie: addio assegno dall’INPS

Allarme Pensioni dall’INPS: chi rischia di perdere l’assegno previdenziale in autunno? Ecco in quali casi scatta la revoca per una determinata platea di pensionati.

Revoca pensione
Revoca pensione – LettoQuotidiano.it

Ci sono due categorie di pensionati che rischiano di perdere l’assegno previdenziale in autunno. Quali categorie rischiano sul serio? Come lo stipendio, anche la pensione è uno strumento di sostentamento che ci permette di vivere una volta che si decide di lasciare il mercato occupazionale. Perdere l’assegno previdenziale INPS è una vera tragedia. Scopriamo quali sono le categorie di pensionati che rischiano di perdere la pensione.

Legnata dall’INPS: chi perderà la pensione?

Ci sono due categorie di pensionati che il prossimo autunno rischiano di rimanere a bocca asciutta. Di quali categorie stiamo parlando? La prima categoria di pensionati che rischia di non vedersi accreditato l’assegno previdenziale INPS sono coloro che non hanno dato presentato la situazione reddituale. Mancano ancora pochi giorni per mettersi in regola e per dichiarare la propria situazione reddituale. Il 15 settembre è la scadenza entro la quale alcuni titolari di assegni previdenziali INPS dovranno comunicare i dati reddituali relativi agli anni precedenti. Si tratta di un ultimatum per gli inadempienti che rischiano una riduzione e una revoca dell’assegno pensionistico.

revoca pensione
legnata inps revoca pensione – Lettoquotidiano.it

I titolari delle pensioni legate al reddito (integrazione al trattamento minimo, pensione ai superstiti e maggiorazione sociale) rischiano la revoca, se non forniscono la consueta comunicazione dei dati reddituali al 2017-2018.

Sull’assegno previdenziale di coloro che sono risultati inadempienti, viene applicata una trattenuta pari al 19% della pensione per le prestazioni d’importo superiore e una trattenuta di 14 euro, per le pensioni integrate al minimo. Gli interessati inadempienti hanno ricevuto una lettera raccomandata con l’indicazione della data del 15 settembre 2021 come ultima scadenza per l’invio dei redditi. INPS ha chiarito che nei casi in cui i redditi richiesti non vengano inviati, si procederà alla revoca degli assegni previdenziali

“per gli anni di riferimento e al recupero dell’indebito calcolato”.

Si tratta di una vera e propria doccia gelata ma non era di certo una notizia inattesa visto che INPS aveva proceduto a notificare la comunicazione qualche settimana fa. I pensionati devono inviare il modello RED: si tratta di una dichiarazione dove viene attestato il reddito e viene presentato da ogni pensionato. Il modello RED può essere compilato ed inviato direttamente sul sito ufficiale INPS, accedendo con le proprie credenziali. In alternativa, è possibile contattare il Contact Center ai numeri verdi:

  • Da rete fissa 803 164
  • Da rete mobile 06 164 164.

La seconda categoria di pensionati che rischia di vedersi revocato l’assegno previdenziale è costituita da tutti coloro che hanno compiuto i 67 anni d’età e hanno un reddito pari a 6.085,30€ (se sono single) o pari a 12.170,60€ (se sono coniugati). Si ha diritto anche se non sono stati versati contributi.

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