Nuovo assegno pensione di 1.000€ per queste donne: grandissimo dono dall’INPS

L’INPS concede alle donne che non lavorano al di fuori delle mura domestiche un assegno pensionistico di 1.000 euro.

Bonus donne inps
Bonus donne inps- LettoQuotidiano.it

INPS pensione per le donne, ma non solo, possono chiederlo anche gli uomini, che non lavorano fuori casa.

INPS pensione alle donne che lavorano a casa

Se non lavorano fuori casa, hanno diritto a richiedere un’agevolazione economica all’INPS. A ben vedere, però, tale possibilità può essere sfruttata anche dagli uomini.

Donne impegnate nelle pulizie di casa
Donne impegnate nelle pulizie di casa – LettoQuotidiano.it

Il lavoro domestico è un lavoro non per tutti, dal momento in cui richiede un impegno, tanta passione e determinazione nella gestione della casa e dei suoi inquilini.

A questo proposito, è frequente la notizia di donne che percepiscono un’indennità di circa 1.000 euro corrisposta loro direttamente dall’INPS, una somma economica che viene erogata unicamente alle donne o anche agli uomini impegnati nelle faccende domestiche, ovvero alle casalinghe/i.

Prestigio al lavoro domestico

Per quanto sia da tempo auspicabile un supporto economico tangibile per le casalinghe, sfortunatamente permangono numerose insoddisfazioni.
Per il momento non sono previste disposizioni immediate in grado di contribuire a conferire maggiore prestigio al lavoro domestico.

In effetti, non c’è nulla che suggerisca l’erogazione di un beneficio finanziario per le molte donne che si occupano con cura alla propria famiglia e alle loro case e alle necessità della famiglia.

L’INPS non elargisce alcun assegno della pensione di 1.000 mensili, in maniera gratuita. Nella realtà il contributo di cui si fa menzione è concesso in presenza di specifici requisiti.

Il riferimento a questa possibilità di un’indennità elargita alle casalinghe che lavorano a casa, e si tratta di una cifra da riscattare a partire dei 57 anni di età.

Ovviamente non si tratta di un’indennità cui possono usufruire tutte le casalinghe, ma è destinata alle donne che cogliendo l’occasione hanno saputo attingere ad una delle prestazioni economiche che l’INPS ha promosso nel corso degli anni.

Uomo stira accanto i bimbi giocano
Uomo stira accanto i bimbi giocano – LettoQuotidiano.it

Contributi economici volontari

Infatti si tratta di un incentivo che è stato favorito iniziando dal  1997 e che ancora oggi è in vigore tutt’ora in vigore.

Parliamo di un contributo economico elargito dall’INPS a tutte quelle casalinghe che hanno aderito, per si presenta come una prestazione previdenziale.

Il suo rilascio è strettamente vincolato a determinate condizioni e  requisiti. Beneficiano di un assegno pensione di circa 1.000 euro mensili dall’INPS, quanti hanno richiesto l’iscrizione presso il Fondo pensione casalinghe/i creato dall’Istituto.

In pensione a 57 anni

Mamma e figlia lavano i piatti
Mamma e figlia lavano i piatti – LettoQuotidiano.it

Come già detto la condizione primaria è il “non lavorare fuori casa”, occupandosi esclusivamente della propria famiglia e dell’abitazione. La richiesta non vede differenze di genere, possono richiederlo sia le donne che gli uomini.

Troppo spesso non si valuta questa opportunità consente di arrivare ad una pensione mensile già a 57 anni di età.

La partecipazione al Fondo casalinghe non ha vincoli ed ha una natura strettamente autonoma senza obbligo, tranne che il chiedere l’adesione a un rapporto previdenziale futuro.

Una volta fatta la richiesta alla partecipazione al Fondo, l’INPS invia la documentazione relativa ai contributi da versare nel conto assicurativo dell’Istituto.
Occorre chiarire che la richiesta la possono inviare sia uomini che donne con una età a partire da 16 anni ed non oltre i 65 anni.

È importantissimo che non si svolga nessun tipo di attività ne subordinata, ne autonoma, tranne il part-time.

In una circolare del 2001, ha previsto che non fossero inseriti nella la ammissione al beneficio, quanti sono intestatari di una pensione diretta.

La base contributiva oltre ad essere volontaria parte da un valore minimo di 25,82 euro mensili, per un totale complessivo di 310 euro annui.

Euro, contanti in busta
Euro, contanti in busta – LettoQuotidiano.it

È, necessario adempiere ai versamenti rispettando gli anni di versamento. Occorre ricordare che, la pensione casalinghe fornita dall’INPS in base a quanto versato, deve avere dei pagamenti regolari.

Le casalinghe che hanno aderito possono ricevere un trattamento economico anche con soli cinque anni di versamenti contributivi.

Ovviamente tutto è rapportato, con 35 anni di versamenti effettivi si ha diritto a ricevere un assegno anche di circa 1.000 euro mensili.

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