Lo Stato Italiano prevede una sorta di pensione sociale, destinata a chi non ha mai lavorato e vive in condizioni economiche disagiate.
Sta diventando sempre più complicato per molti cittadini avere accesso alla pensione.
Pensione, assegno dall’INPS
Muoversi all’interno dei cambiamenti del mondo pensionistico sta diventando sempre più complicato. Specialmente ora che siamo nel pieno della campagna elettorale dei partiti.
Per di più, la legge Fornero, che è un vero e proprio delirio in termini di età, per cui si può andare definitivamente in pensione, dovrebbe tornare in teoria a partire dal prossimo anno.
Alla data attuale, la legge Fornero continua ad essere in carica, sebbene sia stata provvisoriamente bloccata. Ma dal prossimo anno la normativa potrebbe nuovamente rientrare in funzione e di conseguenza le cose diventerebbero più complicate.
Per ottenere la copertura pensionistica di vecchiaia dell’INPS bisogna essere in possesso di 20 anni di versamenti contributivi ed avere un’età di 67 anni.
In caso di pensione di vecchiaia contributiva, bisognerà invece rispettare l’età di 71 anni.
Per quanto riguarda la pensione, la cosa più rilevante è comprendere se hanno diritto a una pensione coloro che non hanno mai lavorato e non hanno mai versato i contributi. È una questione particolarmente sensibile, come quella che interessa le casalinghe.
Molto spesso, infatti, le casalinghe, nonostante il loro lavoro sfiancante e stressante, finiscono per trascorrere le loro vite senza nemmeno aver versato i contributi e con la paura di non riuscire a riscuotere alcuna somma di denaro al momento del pensionamento.
Pensione senza contributi
Le persone che non hanno mai lavorato e nemmeno pagato i contributi in Italia all’età di 67 anni possono richiedere l’assegno sociale.
Ad ogni modo, in realtà l’assegno sociale è corrisposto al compimento del 67° anno di età anche a coloro che non hanno mai lavorato, ma costoro devono essere in una situazione di reale disagio economico.
Il sussidio sociale nel 2022 corrisponde a una somma di 468,11 euro suddivisa in 13 mensilità. In questo modo, la prestazione sociale a 67 anni è indubbiamente un provvedimento sociale importante e significativo per gli italiani, anche se la sua richiesta è molto specifica e condizionata dal reddito.
In realtà, l’ISEE del soggetto andrebbe costantemente adeguato per dimostrare che necessita di questo sostegno. Precisamente per quanto riguarda il sostegno sociale a favore di coloro che non hanno uno stipendio o, una pensione, la discussione sul reddito di base universale, diventa sempre più accesa.
Del resto, proprio le casalinghe o, coloro che sanno che non avranno diritto alla pensione, reclamano sempre più spesso la creazione di un reddito di base universale, mentre non è ancora certo che il futuro governo comincerà a prendere in esame questo importante mutamento sociale.