Caro energia, Mattarella: “Ci si deve liberare dalla dipendenza dalla Russia”

L’aumento dei prezzi del gas e dell’energia in generale, e quindi il caro bollette continuano a essere il tema principale in Italia e in Europa, anche perché dalla Russia hanno annunciato lo stop totale al gasdotto Nord Stream 1. Sull’argomento è intervenuto anche il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha detto che si deve trovare un modo per liberarsi dalla dipendenza dai russi.

Mattarella
Sergio Mattarella – lettoquotidiano.it

Oltre al Capo dello Stato, al Forum Ambrosetti di Cernobbio, ha parlato anche il commissario europeo dell’Economia, Paolo Gentiloni, che ha ribadito la necessità (e la volontà) di mettere un tetto al prezzo del gas da parte dell’Unione europea, come annunciato ieri dalla presidente Ursula von der Leyen. Questo nonostante le minacce da parte della Russia a cui comunque si reagirebbe, ha precisato ancora l’ex presidente del Consiglio.

Caro energia, Mattarella a Cernobbio: “Serve una risposta a livello europeo”

Non c’è pace per l’emergenza energetica. Gazprom, infatti, proprio ieri, ha annunciato un’ulteriore sospensione delle attività di pompaggio di gas liquefatto dallo stabilimento di Portovaya, a nord-ovest di San Pietroburgo, all’inizio del gasdotto Nord Stream 1 che trasporta il gas sottomarino in Germania. Una pessima notizia, insomma, per cui si deve correre ai ripari.

E ci stanno pensando: sia dal governo italiano, sia dalla Commissione europea che, attraverso le parole della presidente Ursula von der Leyen, ha fatto capire che si vuole andare avanti mettendo un tetto al prezzo del gas.

E dall’Europa, poi, vorrebbe una risposta anche il Capo dello Stato, Sergio Mattarella. Nel secondo giorno del Forum Ambrosetti a Cernobbio, un messaggio del Presidente della Repubblica ha aperto l’evento che quest’anno, ha detto, si svolge “in un clima particolarmente gravoso“.

Da una parte, ha spiegato Mattarella, il “prolungarsi della guerra di aggressione in Ucraina” da parte della Russia, dall’altra “il vertiginoso innalzamento dei prezzi dell’energia, favoriti anche da meccanismi irragionevoli e da squilibri interni tra i Paesi europei“. “È necessaria e urgente una risposta europea all’altezza dei problemi“, ha precisato ancora il Capo dello Stato perché da soli i singoli Paesinon possono rispondere con efficacia alla crisi“.

Nel liberarsi dalla dipendenza russa per le fonti di energia, l’Europa è chiamata, ancora una volta, a compiere un salto in avanti in determinazione politica, integrazione, innovazione – ha detto ancora il presidente della Repubblica -. L’Unione europea è il solo attore continentale che possa agire per calmierare i prezzi dell’energia, sostenendo le attività produttive, assicurando i servizi ai cittadini e, al tempo stesso, agendo sul terreno delle energie rinnovabili, confermando concreta solidarietà all’Ucraina“.

Mattarella ha poi parlato anche del Piano nazionale di ripresa e resilienza, la cui attuazione da parte di ogni Paese è fondamentale. Ancora sulla crisi, ha aggiunto che “acuisce i problemi e le difficoltà provocate da una pandemia non definitivamente debellata e dalle sue conseguenze. Nuove fratture si sono aggiunte alle vecchie: la sostenibilità, ambientale, sociale ed economica, si mostra sempre più come criterio decisivo per governare il presente e pensare il futuro“.

Caro energia, Gentiloni: “Price cap è una svolta importante”

Al Forum The European House erano presenti anche alcuni membri del governo presieduto da Mario Draghi, tra cui il ministro dell’Economia e delle Finanze, Daniele Franco, e il commissario europeo sempre all’Economia ed ex presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni. A margine dell’evento il dem ha parlato ai microfoni di Sky spiegando come un tetto al prezzo del gas “sarebbe davvero una svolta importante“.

Gentiloni
Paolo Gentiloni – lettoquotidiano.it

Il muro delle divisioni tra i diversi Paesi sta cominciando a mostrare delle brecce – ha detto – e quindi la proposta della Commissione che ieri Ursula von der Leyen ha fatto può avere finalmente uno spazio per andare avanti“. Gentiloni si è anche auspicato che la Russia rispetti i contratti in essere, se così non dovesse essere e Vladimir Putin utilizzasse l’energia “come un’arma”, l’Unione europea è pronta a reagire“.

Guardando in Italia, però, secondo l’ex premier è “un’intenzione più che giustificata” quella dell’esecutivo dell’ex presidente della Banca centrale europea di non fare un ulteriore scostamento di bilancio.

A preoccupare c’è anche l’inflazione, che ha raggiunto i livelli record dal 1984. “È molto difficile fare previsioni – ha risposto Gentiloni a domanda diretta -. Il 2023 può essere un anno, dal punto di vista della crescita, più difficile. È altrettanto possibile, tuttavia, che nel 2023 cominci un declino“. E a proposito degli anni Ottanta, il commissario europeo ha concluso spiegando che non si tratta di un’inflazione come quella che si era registrata in quel periodo, “ma è indotta principalmente dai prezzi dell’energia, per cui questo potrebbe portare a un’inflazione che già al prossimo anno non torna ovviamente ai livelli precedente ma scende rispetto ai picchi“, ha concluso l’ex presidente del Consiglio.

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