Campagna elettorale e Tik Tok, anche Berlusconi, Renzi e il Pd ci cascano

Più di quattordici milioni di italiani sono su Tik Tok, e poco importa se la maggior parte di loro non ha l’età per votare. Il must have di questa campagna elettorale, molto social e poco rivolta al sociale, è esserci, fare i video, ovvio, e parlare ai giovanissimi.

Berlusconi
Silvio Berlusconi – lettoquotidiano.it

E così dopo Matteo Salvini, il primo a sbarcare sulla piattaforma cinese in tempi non sospetti, e dopo Giorgia Meloni e Giuseppe Conte, su Tik Tok arrivano anche Carlo Calenda, il Partito democratico – ma non Matteo Orfini -, Matteo Renzi e, dulcis in fundo, Silvio Berlusconi. Sarà un successo? Per il momento, i numeri (non quelli dei sondaggi) parlano di altro – tranne che per il Cavaliere.

La campagna elettorale sbarca su Tik Tok: in principio fu Salvini

Tik Tok è il futuro dei social network? Probabilmente no. Non perché, in effetti, non ha chance per superare i giganti di MetaFacebook, Instagram e Whatsapp -, ma perché è già il presente. Semmai, se proprio si deve parlare di qualcosa che verrà, è la piattaforma dei giovani, anzi giovanissimi.

Quattordici virgola otto milioni di italiani, stando alle stime di marzo, sono già dentro l’app in cui si possono, pardon: si devono condividere video, e di loro, almeno il 35% dei creator – così si chiamano – hanno meno di vent’anni. Quella fascia di età che ancora oggi, a poco più di tre settimane dall’apertura delle urne, non sa chi votare.

Salvini
Matteo Salvini – lettoquotidiano.it

In tempi non sospetti, il primo ad arrivarci è stato Matteo Salvini (o chi per lui). Il leader della Lega è stato il re indiscusso dei social, in Italia, per anni. E il suo entourage è quello che per primo ha capito che bisognava puntare forte su Tik Tok – era il 2019: avevano ragione, perché è stato seguito a ruota da più o meno tutti, e il Capitano può bearsi, dall’alto dei suoi “540.200 amici“, di essere l’apripista.

Dopo di lui sono arrivati Giuseppe Conte, ex presidente del Consiglio dei ministri e ora capo politico del MoVimento 5 stelle, e Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia e possibile prima premier donna della storia italiana. Hanno rispettivamente 253,8K e 109,4K di followers.

Campagna elettorale, Berlusconi arriva e fa strage. Male il Pd

Negli ultimi giorni, però, la piattaforma cinese nata nel 2016 si è animata ulteriormente di politici che a colpi di video impostati o meno vogliono fare la loro campagna elettorale pure là.

Il frontman del terzo polo, nonché fondatore di Azione, Carlo Calenda è arrivato con sei giorni di anticipo rispetto agli altri, e infatti è arrivato a 18mila seguaci, leggermente di più ne ha il suo alleato (non chiamatelo compagno) Matteo Renzi, leader di Italia Viva, sbarcato solo ieri e già con 21,4mila followers al seguito.

Prima di lui, però, aveva intuito le potenzialità di Tik Tok anche Luigi Di Maio, solo 1163 followers al momento, che potrebbero crescere perché ha chiamato in causa il suo ex omologo nel governo gialloverde: “Qualcuno ha visto Salvini?“, ha detto il ministro degli Esteri dopo aver bussato nello schermo. “Se lo vedete, ditegli che lo sto cercando“, ha concluso non prima di aver spiegato perché vorrebbe trovarlo e avere un confronto.

È andata male anche al Partito democratico, che ha fatto il suo ingresso con un video del candidato Alessandro Zan sui diritti sempre ieri, e che ha solo 1932 amici, per dirla alla Salvini. Dal Pd, per giunta, è arrivata anche la voce fuori dal coro di Matteo Orfini che, su Twitter, ha ironizzato invitando gli elettori a votarlo “perché non userò Tik Tok in campagna elettorale“.

Il vero successo, però, è di Silvio Berlusconi: 371,1mila seguaci in poco più di 24 ore. Il presidente di Forza Italia prima ha finto di essere un giovane, poi ha capito come ci si muove dentro il social network. E devono averlo aiutato per forza i tantissimi commenti in cui si faceva riferimento al suo passato da amante delle belle donne perché, nell’ultimo video pubblicato, c’è lui che chiede a un giornalista se ha domandato il numero a una ragazza, uno sketch quasi divertente con cui vuole “stemperare la tensione“. Ottantacinque anni, quasi 86, e non sentirli, insomma.

 

 

 

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