Un uomo è stato portato in ospedale a Milano, dopo aver provato un piatto tipico filippino. È stato salvato con la chirurgia robotica.
Salvato in extremis al San Paolo, aveva un uovo d’anatra intero incastrato nell’esofago cervicale.
Uomo operato d’urgenza a Milano
Il Balut è uno dei piatti tipici della cucina filippina, tradizionale e particolare, sicuramente non adatto a tutti i palati.
Si tratta di una pietanza dalle presunte proprietà afrodisiache ma non sono stati decisamente questi gli effetti per un uomo di 40 anni che ha voluto assaggiare questo piatto.
Infatti, l’uovo di anatra intero che fa parte di questa ricetta, è rimasto incastrato nell’esofago cervicale e questo evento poteva essere fatale.
L’uomo per fortuna è stato prontamente trasferito nell’ospedale San Paolo, dove con un delicato intervento di chirurgia robotica, i medici gli hanno salvato la vita liberando la cavità ostruita.
Ma in cosa consiste il Balut? Questo antico piatto tradizionale altro non è che un uovo di anatra intero che viene preparato in modo a dir poco peculiare. Infatti, l’uovo fecondato viene bollito nel suo guscio poco prima della schiusa.
In questo modo, l’embrione di pulcino è già quasi completamente formato e l’alta temperatura dell’acqua ne calcifica lo scheletro.
L’uovo viene quindi ingerito intero e proprio le dimensioni importanti hanno fatto sì che rimanesse incastrato nell’esofago del povero malcapitato.
La corsa in ospedale
Poteva morire il 40enne milanese che voleva solo assaggiare un piatto diverso, invece è stata determinante per salvargli la vita, la tempestiva corsa in ospedale fin dal primo momento in cui i presenti si sono accorti di quello che stava accadendo.
Giunto al San Paolo, il Policlinico di Milano, le condizioni sono apparse subito molto gravi e perciò è stato eseguito un’intervento di urgenza che finora non era mai stato praticato.
Dopo l’analisi del caso infatti, l’équipe di Endoscopia digestiva, diretta da Luca De Luca, che ha collaborato con il team di Chirurgia robotica del professor Paolo Pietro Bianchi.
Dopo aver consultato il team di Anestesia e rianimazione di Davide Chiumello, si è deciso per scomporre il corpo estraneo con l’aiuto del robot chirurgico poiché la rimozione per via endoscopica era troppo complicata.
Dunque dapprima è stata eseguita una frammentazione dell’uovo grazie alla guida del robot, spingendo il corpo estraneo nella cavità gastrica e così facendo, l’esofago è stato liberato.
Non ci sono state incisioni di alcun tipo e il paziente è stato dimesso dopo pochi giorni ed è in ottima salute.