Incredibile vicenda in queste ore, infatti Antonio Brocani, che lotta con la Sla da 11 anni, non potrà ottenere lo Spid per ostacoli burocratici.
![Antonio Brocani e la moglie](https://www.lettoquotidiano.it/wp-content/uploads/2022/08/Antonio-Brocani.jpg)
L’uomo deve presentarsi di persona per essere identificato e ottenere l’identità digitale, non può essere sostituita da nessun altro, né persona né ente.
Antonio Brocani e l’impossibilità di avere lo Spid
Ad oggi lo Spid è uno strumento fondamentale per accedere ai siti dell’amministrazione pubblica, come quello per la carta d’identità e molti altri.
Purtroppo, sebbene sia un diretto di tutti avere l’identità digitale, il cuoco 61enne Antonio Brocani, che da 11 anni è bloccato a letto mentre lotta contro la Sla, non potrà averla.
Si trova nella sua casa di Ancona ed è originario di Jesi, purtroppo ormai sono 10 anni che è allettato e la moglie gli è stata sempre accanto e lotta insieme a lui.
In merito a questa vicenda si dice molto indignata, poiché il marito che sta lottando con tutte le sue forze contro questa terribile malattia, per cui è immobilizzato e tracheotomizzato, ora si trova di fronte un altro ostacolo.
Lo Spid è un diritto ma non sembra esserlo per quest’uomo. Tuttavia, come sostiene la moglie Maila Pigliapoco, ne ha bisogno per accedere ai servizi della pubblica amministrazione e non solo.
“da oltre 2 mesi stiamo cercando di contattare gli uffici per ottenere lo spid, ma c’è bisogno della presenza dell’individuo e non possiamo delegare la procura”
questo lo sfogo della donna che a Il Resto del Carlino ha raccontato i vari ostacoli incontrati nella procedura.
La donna non può sostituire il marito
Ovviamente, non è possibile che un uomo nelle condizioni di Antonio possa recarsi negli uffici appositi per ottenere lo Spid ma è necessario, nel suo caso è importante per prenotare visite e richiedere bonus ma è anche lo strumento che occorre per pagare le tasse, registrare contratti, accedere al 730 e molto atro.
La donna spiega che principalmente lo voleva richiedere per consultare i referti online e per la dichiarazione dei redditi.
Attivare lo Spid è veloce e semplice, basta recarsi alle Poste o in un negozio convenzionato con questo servizio, ovviamente per Antonio non è così semplice e nemmeno è stata data la possibilità alla donna di utilizzare la procura che gli permette di sostituire il marito in atti pubblici e amministrativi.
![Spid](https://www.lettoquotidiano.it/wp-content/uploads/2022/08/Spid.jpg)
In questo caso, sembra che tale procura non può sostituire l’identificazione dell’individuo ma Antonio, attaccato giorno e notte a un respiratore, non può raggiungere fisicamente l’ufficio postale, né parlare, né firmare.
“per ovviare momentaneamente a questo problema siamo riusciti ad ottenere la carta di identità elettronica che consente di accedere ai servizi ma solo tramite un apposito lettore che ho acquistato. si parla di uguaglianza e poi ci negano un diritto semplice come questo solo perché mio marito è diversamente abile. questo è imbarazzante e umiliante”
queste le parole piene di rabbia e frustrazione di Maila, la compagna che sempre gli è stata accanto nel suo percorso, l’amore della sua vita che non lo ha mai abbandonato e anche ora, si batte per i diritti di Antonio.
L’appello lanciato ha lo scopo di richiedere alle autorità preposte di attivare una deroga a quanto stabilisce l’Agid, in modo che anche Antonio possa avere il suo Spid.