Scuola: il vademecum del Ministero dell’Istruzione per l’anno 2022 – 2023

Il Ministero dell’Istruzione ha redatto un Vademecum per la scuola, in cui è spiegato dettagliatamente quali sono le misure che dovranno essere prese per evitare il propagarsi del Covid, cosa fare in caso di alunni con i sintomi e come trattare gli studenti fragili.

Classe
Classe – Lettoquotidiano.it

L’anno scolastico 2022 – 2023 sta per iniziare e così il Ministero dell’Istruzione ha redatto un vademecum al fine di evitare che il Covid possa diffondersi a scuola. Ecco cosa prevede.

Il vademecum del Ministero dell’Istruzione per la scuola

Le scuole stanno per riaprire ed il Ministero dell’Istruzione ha redatto un vademecum per evitare che il Covid – 19 possa tornare a costituire un ostacolo alle lezioni in presenza.

Questo contiene una serie di nozioni sulla gestione dei casi di positività, su come possono comportarsi gli alunni ritenuti fragili e sulla didattica digitale integrata.

Le novità per l’anno scolastico 2022 – 2023 non sono affatto poche e ci sono diverse differenza rispetto all’ultimo anno scolastico.

La prima, ad esempio, è che i positivi non potranno più seguire le lezioni a distanza. Con la fine dell’anno 2021 – 2022 è cessata anche questa possibilità.

Chi risulta positivo, quindi, dovrà restare a casa e potrà rientrare a scuola solo dopo aver effettuato un tampone antigenico oppure molecolare che abbia avuto esito negativo.

Lezione
Lezione – Lettoquotidiano.it

Cosa accade invece in caso di contatto con un positivo? In questi casi si applicano le norme generali previste dalla Circolare del Ministero della Salute del 30/03/2022.

Gli studenti fragili, il personale scolastico e cosa fare in caso di sintomi

E per quanto riguarda gli alunni fragili? I genitori dovranno comunicarlo alla scuola in forma scritta e dovranno comunque documentarla, specificando quali dovrebbero essere le misure di protezione che l’alunno dovrà adottare mentre è a scuola.

Dopo aver ricevuto la segnalazione, sarà appunto la scuola a valutare la situazione in collaborazione con il Dipartimento di prevenzione territoriale e con il medico di famiglia e a capire come muoversi.

Per quanto riguarda il personale scolastico? Chi corre il rischio di sviluppare il virus in forma severa, potrà utilizzare comunque le mascherine FFP2 ed i dispositivi di protezione degli occhi, che saranno forniti ovviamente dalla scuola stessa.

Un’altra novità riguarda la misurazione della temperatura corporea: gli alunni potranno entrare liberamente in aula, senza che venga loro prima presa la temperatura.

Se, però, durante le ore scolastiche, qualcuno dovesse presentare sintomi riconducibili al Covid, verrà spostato in un’apposita area di isolamento, che dovrà essere appositamente predisposta. Nel caso in cui l’alunno in questione dovesse essere minorenne, dovranno essere avvisati i genitori.

Quali sono i sintomi riconducibili al Covid? Tosse, raffreddore, perdita di gusto e / o olfatto, vomito, diarrea.

L’unica eccezione è costituita dai bambini che presentano spesso raffreddore, ma in forma lieve: loro potranno restare in aula se però non presentano febbre.

Questi comunque potranno continuare a frequentare le lezioni in presenza ma indossando le mascherine e avendo cura di lavare spesso le mani.

La permanenza in classe non è consentita quindi solo agli alunni che presentano la succitata sintomatologia, che hanno una temperatura superiore ai 37,5 gradi oppure che hanno fatto un tampone con esito positivo.

In ogni caso, in presenza di un positivo, si dovrà procedere con la sanificazione di tutti gli ambienti.

Contemporaneamente comunque in tutte le scuole continueranno ad esserci i monitoraggi dei contagi.

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