Batosta al Bancomat, ti sfilano 5 euro ad ogni prelievo: chi pagherà di più allo sportello

Per quanto il prelievo con la carta prepagata di Poste Italiane sia comodo da impiegare a volte andare al bancomat può non essere vantaggioso!

Batosta al bancomat
Batosta al bancomat- Lettoquotidiano.it

Anche se il piano Cashless con le decisioni prese dal governo per incentivare l’uso della moneta elettronica, sono molti gli italiani che preferiscono disporre di contanti nel portafoglio. E questo sia per pagare il pranzo o per prendere un caffè al bar.

Con decorrenza dal 1° gennaio 2022, le attuali normative in materia sono state attualizzate e il massimale consentito per il pagamento in contanti è di 1999,99 euro.

Inserimento carta sportello bancomat
Inserimento carta sportello bancomat – LettoQuotidiano.it

Il provvedimento varato dal governo è finalizzato a ridimensionare il più possibile il ricorso al contante. Questa è la quinta revisione del cosiddetto “tetto del contante” realizzata nel corso di 10 anni, e si prevede che a cominciare dall’anno venturo la somma verrà ridotta a 999,99 euro.

Piccola stangata sui prelievi bancomat

Moneta da 5 euro
Moneta da 5 euro – LettoQuotidiano.it

Sono molti i cittadini italiani che grazie ad una carta prepagata di Poste Italiane acquistano e gestiscono il proprio denaro. In tutto questo però si sta insinuando il rischio di non avere i nostri prelievi liberi da balzelli, in un prossimo futuro.

Uno sportello ATM bancomat è semplicemente un terminale dati con due dispositivi di ingresso e quattro di uscita.

Come qualsiasi altro terminale di dati, l’ATM deve collegarsi e comunicare con un processore host, che riferisce a un computer centrale.

Grazie al processore host tutte le varie reti ATM diventano disponibili per il titolare della carta che desidera il contante.

I cittadini che sono in possesso di una carta prepagata di Poste Italiane, potrebbero correre il rischio di subire un piccolo salasso ogni volta che effettuano dei prelievi.

La gestione dei prodotti finanziari di Poste Italiane, al pari di quella di qualsiasi altro istituto bancario, ha di fatto dei costi per i correntisti.

Carta Postepay

Donna con laptop e carta di credito
Donna con laptop e carta di credito – LettoQuotidiano.it

Pertanto, per capire quando è conveniente procedere al prelievo con la Postepay e quanto è meglio evitare di farlo e optare per i pagamenti elettronici, cerchiamo di capire quali sono le situazioni in cui è più conveniente prelevare con la Postepay.

Nel frattempo, in attesa di comprendere in che modo influiranno in futuro le commissioni interbancarie, per le quali Bancomat desidera far ricadere internamente i costi sui clienti finali, con in più una possibile maggiorazione sostanziale di quanto già in atto, verifichiamo quanto ci costa ora effettuare un prelievo nel caso in cui si disponga di una carta Postepay.

Per esempio, se si preleva denaro con la Postepay presso un Postamat, non si paga nulla.

Tuttavia basterà recarsi presso l’ufficio postale per vedere che la commissione su quanto prelevato è di un 1 euro.

La cifra raddoppia e arriva a 2 euro se lo stesso prelievo si esegue ad uno sportello ATM bancario nell’area Euro. In tal caso se siete viaggiatori del mondo, conviene portare con se  una carta che consenta un prelievo senza commissioni.

Ma se vi trovate al di fuori della cosiddetta area Euro vi vengono addebitati 5 euro di commissioni, addebitati in caso di prelievi con Postepay.

Donna paga bollette con lo smartphone
Donna paga bollette con lo smartphone – LettoQuotidiano.it

Ma a questi dovrete anche aggiungere lo 1,10% della somma che intendente prelevare. Quindi occorre dotarsi di un conto corrente che ci metta al riparo da tutto ciò!

Con le modalità di pagamento digitali possibili con la prepagata di Poste italiane, oltre a pagare con la carta potete accedere ai pagamenti con le app, grazie al codice qr o ai servizi Google Pay e Apple Pay non avete commissioni.

È prevista una commissione anche in caso di pagamento, ma è circoscritta esclusivamente ai pagamenti effettuati tramite terminali esteri in Paesi che non prevedono l’uso dell’euro come valuta.

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