Salvini presenta “Credo”, il programma elettorale della Lega

Il numero uno della Lega, Matteo Salvini, ha presentato il programma del suo partito, una campagna elettorale per le prossime politiche del 25 settembre che si chiama “Credo” che, ha detto il leader del Carroccio, “è un atto di fede laica nella bella politica e nel bello della democrazia”. Tante le proposte in cui crede: dalla flat tax alla lotta all’immigrazione clandestina, passando per l’indipendenza energetica e per la tutela della famiglia

Salvini
Il leader della Lega, Matteo Salvini – lettoquotidiano.it

Il programma di Salvini e della Lega ricalca quasi del tutto quello che già in questi giorni era circolato per la coalizione di centrodestra, ma ora, oltre ai punti schematici, l’ex ministro degli Interni, ci mette anche il pathos che lo contraddistingue. E ieri, questa scritta ha illuminato i luoghi simbolo: porto di Lampedusa, Agenzia delle Entrate e sede Inps di Roma, stazione Centrale di Milano.

“Credo”, il programma elettorale di Salvini e della Lega

La svolta in senso clericale, anzi da buon cattolico praticante è giunta al termine per Matteo Salvini. Dopo essersi presentato in più di un’occasione davanti alla sua scrivania circondato da immagini di santini (e non elettorali), il leader della Lega ha presentato il suo programma elettorale, contraddistinto da una parola chiave piuttosto singolare (non per lui, in effetti) “Credo“.

Credo nella libertà, nel lavoro, nella meritocrazia, nel coraggio. In un Paese orgoglioso che finalmente torna a scegliere. In una giustizia giusta, in una sanità che non lasci indietro nessuno. Nel rispetto di regole e persone. Credo in chi ha la forza di rialzarsi, in chi non molla mai, in chi ancora ha idee e princìpi. Credo nell’Italia, credo negli italiani“, ha iniziato l’ex titolare del Viminale nella sua lettera agli elettori, che poi ha ulteriormente spiegato che sono significa credere per lui: “È vitale – ha continuato -, è il motore di tutto. Della vita, del lavoro, dello sport, dello studio, perfino dell’amore. Non c’è successo senza credo“.

Non c’è però nessun richiamo alla fede religiosa, anzi è un atto di fede laica “nella bella politica e nel bello della democrazia“, ha detto ancora. “Credo che il nostro programma sia chiaro, concreto e di buonsenso, soprattutto perché riparte da promesse già mantenute, da riforme già fatte, da soluzioni già trovate e sperimentate. Credo che la Lega e il centrodestra abbiano le idee giuste per risollevare il nostro splendido Paese. Credo che la Lega abbia una solida ed efficace capacità di governo“, e per chi non ci credesse Salvini ha enumerato tutte le realtà in cui governa il suo partito, dalle regioni, in cui ci sono i presidenti più amati d’Italia, alle città, anche le realtà più piccole.

Credo, dalla flat tax alla difesa dell’Italia: le promesse di Salvini per le politiche del 25 settembre

Il lungo preambolo non deve ingannare: quelle di Salvini non sono solo parole dette tanto per. Nella lettera, infatti, il leader del Carroccio ha spiegato punto per punto le cose che crede che verranno modificate se a vincere le prossime elezioni sarà il centrodestra (scenario che sembra quasi inevitabile visti i sondaggi). E quindi, i temi tanto cari sono stati riproposti e spaziano dalle riforme fiscali alla transizione green, passando per la tutela della famiglia e per la difesa dell’Italia.

Credo
I quattro luoghi simboli illuminati dalla scritta Credo, il programma elettorale della Lega, porto di Lampedusa, Agenzia delle Entrate e sede Inps di Roma, stazione Centrale di Milano – lettoquotidiano.it
Credo in un fisco equo, nella rivoluzione della flat tax (che non ha specificato in cosa consisterà, ndr) e della pace fiscale, contro la sinistra delle tasse e delle patrimoniali“, ha cominciato spiegando il programma. “Nella Giustizia giusta e nella certezza della pena. In una sanità che non lasci indietro nessuno. In una scuola che prepari davvero al lavoro, nella dignità di tutti i percorsi di studio, in un’università moderna e senza baroni“, ha proseguito soffermandosi poi a parlare di pensioni, con il solito slogan: superamento della legge Fornero, l’obiettivo è Quota 41“, ha ribadito.

E ancora, Salvini parla della difesa dell’Italia, sottolineando come a un'”immigrazione positiva quando è legale e controllata” si debba contrastare “ai trafficanti di esseri umani e lo stop agli sbarchi clandestini siano una priorità“, e non ha neanche mancato di specificare come lui, già in passato, sia riuscito a portare a casa dei risultati.

C’è spazio anche per i temi di attualità, però: l’indipendenza energetica, per esempio, “fondata sullo sviluppo di tutte le fonti alternative e sul nucleare di nuova generazione, sicuro e pulito, nel progresso, nelle infrastrutture, in una Nazione moderna che unisca crescita e ambiente“. Importanza, Salvini, dà anche alle montagne e ai boschi, ai fiumi, ai mari e ai laghi, “da affidare innanzitutto a gente del posto, con un razionale equilibrio tra presenza dell’uomo e natura“.

La Lega, poi, dice di credere “nel Made in Italy e nei prodotti italiani, nella fatica, nei sacrifici e nel genio dei nostri agricoltori, allevatori e pescatori, che producono il meglio che arriva sulle tavole e nei negozi di tutto il mondo, senza cedere a quei poteri che vorrebbero imporre articoli da laboratorio e cibo sintetico“, ma anche alla “difesa delle tradizioni, della storia, della cultura e del patrimonio artistico del nostro Paese“. E sì, anche “nell’autonomia. In città sicure e protette dalle Forze dell’ordine, dove tutti possano essere tranquilli“.

Credo nella tutela della famiglia, credo nei nostri figli, nei genitori e nei nonni che hanno creduto in noi. Che le culle vuote siano tra i problemi più gravi e che sia prioritario supportare chi è già genitore e chi desidera diventarlo. In pene severissime per chi fa del male ai nostri amici animali. In chi ha la forza di rialzarsi, in chi non molla mai, nei sognatori che costruiscono il domani“, ha scritto ancora Salvini che ha concluso parlando della “pace tra i popoli e nella pace sociale tra la gente. Nella storica collocazione internazionale dell’Italia, nell’equilibrio, nella diplomazia“.

Credo nell’Italia e negli italiani. Il 25 settembre sarà un bellissimo giorno di libertà e di partecipazione. Sarà un’occasione storica per il nostro grande e straordinario Paese. Io ci credo“, ha finito.

E a dimostrazione che ci tiene parecchio, la Lega, al suo programma sono stati illuminati in contemporanea ieri con la scritta Credo quattro luoghi simbolo: porto di Lampedusa, Agenzia delle Entrate e sede Inps di Roma, stazione Centrale di Milano.

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