Covid: le regioni si preparano alla somministrazione della quarta dose

Si attende il via libera dell’Ema ma la cosiddetta quarta dose è già in programma da tempo, per contrastare l’ultima ondata di Covid.

Hub vaccinale
Hub vaccinale – Nanopress.it

In particolare, questo booster punta a sconfiggere l’Omicron 5 che, a differenza delle altre varianti è molto aggressiva.

La quarta dose Covid ‘aggiornata’

Si pensava ad un arretramento del virus, in realtà il Covid si sta espandendo di nuovo e stavolta con una nuova terribile variante.

L’Omicron 5 è l’ultima ‘novità’ in merito e si tratta di una variante davvero aggressiva che ormai si è espansa in tantissimi Paesi fra cui anche l’Europa.

La differenza rispetto alle altre varianti è quella di essere particolarmente contagiosa poiché i classici vaccini che la maggior parte della popolazione ha fatto, non sono sufficienti a combatterla.

Omicron 5 infatti aggira le difese immunitarie e riesce comunque a insediarsi nonostante la protezione delle due dosi più il booster, figuriamoci cosa può combinare in coloro che non hanno aderito alla campagna vaccinale.

Vaccino
Vaccino – Nanopress.it

Per questo motivo, esperti e medici di tutta Italia consigliano fortemente di effettuare il vaccino aggiornato che avrà il via nel mese di settembre, soprattutto per le persone fragili ma in generale, dai 60 anni in su.

Inizialmente infatti, come è successo in precedenza, si partirà dalle persone più anziane, dal personale sanitario e da coloro che sono di salute cagionevole o comunque hanno una situazione di immunodepressione.

A ritroso poi, si potrà prenotare il vaccino a seconda della fascia di età ma perché è così importante aderire a questa secondo booster a cui azienda farmaceutiche come Moderna e Pfizer lavorano da mesi?

Come si muoveranno le regioni

Non solo Ema, ma anche l’Aifa e ovviamente il Ministero della Salute, approvano il vaccino, considerato una vera e propria quarta dose in grado di scacciare anche il terribile Omicron 5.

Purtroppo i contagi aumentano ogni giorno e sono sempre di più i tamponi processati e le terapie intensive, dunque si prevede che in autunno le richieste per questo vaccino aumenteranno.

In questo quadro, gli hub e i centri chiusi nei mesi scorsi ricominceranno a lavorare e anche le strutture che non si sono mai fermate, rafforzeranno l’operatività.

A tal proposito, diverse regioni hanno già dichiarato di essere disposte a organizzare il tutto, alla luce ovviamente dell’andamento delle richieste e ciascuna con un modus operandi differenze.

Il Lazio riaprirà gli hub dopo il mese di ottobre se ricomincerà una campagna di vaccinazione di massa come le precedenti, altrimenti la quarta dose verrà somministrata dai medici di base e nelle farmacie nella fascia di età da cui si partirà a settembre, ossia per gli over 60 con condizioni fragili e per tutti gli over 80.

In Calabria i centri vaccinali hanno sempre lavorato e continueranno a farlo anche in questo caso. Da diverso tempo è anche stata attivata una task force per garantire la vaccinazione a domicilio per coloro che non possono muoversi da casa.

Anche in Basilicata gli hub vaccinali saranno attivi e ognuno rispetta un particolare calendario, anche se nei prossimi giorni ognuno valuterà se modificarlo.

In Friuli Venezia Giulia i centri vaccinali riapriranno solo se la richiesta sarà elevata, mentre nelle Marche già ci si mobilita per adeguare la piattaforma per le prenotazioni. Nel frattempo molte strutture sanitarie sono all’opera e quando arriveranno dati ufficiali, intensificheranno il lavoro.

In Puglia sono attivi circa 60 hub vaccinali e anche le farmacie. La quarta dose verrà somministrata in questo modo senza aprire altre strutture, in seguito, quando verrà estesa a tutte le fasce di età, verranno aumentati i punti vaccinali.

In Abruzzo gli hub hanno un calendario ridotto rispetto al periodo delle precedenti campagne vaccinali, tuttavia continuano le somministrazioni, anche nelle farmacie presso i medici di base, in attesa di nuove informazioni.

Terminiamo con la Sicilia, una delle regioni che si è espressa in merito alla questione. In alcune città gli hub non hanno mai cessato il loro importante lavoro e, specialmente in questo periodo, intensificheranno il calendario.

 

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