Omicidio di Willy Duarte, chiesto l’ergastolo per i fratelli Bianchi: “Fu un’aggressione becera”

Per gli altri due imputati nell’omicidio di Willy Duarte, Francesco Belleggia e Mario Pincarelli, i pm hanno chiesto una condanna a 24 anni di carcere. 

fratelli Bianchi
Fratelli Bianchi – LettoQuotidiano.it

Il 21enne di Paliano morì la sera del 6 settembre 2020 all’uscita di un locale a Colleferro.

L’omicidio di Willy Monteiro Duarte

Era la sera del 6 settembre del 2020 quando Willy Monteiro Duarte, 21 enne di Paliano, originario di Capoverde, morì a seguito di una violenta aggressione.

Il ragazzo era in strada, quando intervenne in difesa di un amico, rimasto coinvolto in una rissa.

A rimetterci la vita per quel gesto di solidarietà fu Willy, che venne ucciso con violentissimi calci e morì dopo 53 secondi di indicibili sofferenze.

Il pestaggio del 21enne di Paliano sarebbe partito dai due fratelli, esperti di Mma – arti marziali miste – Marco e Gabriele Bianchi. In loro supporto sarebbero intervenuti in un secondo momento i due amici Mario Pincarelli e Francesco Belleggia, 22 e 21 anni.

Le richieste di condanna

La Procura di Velletri nel corso dell’udienza che si è tenuta giovedì, 12 maggio, ha chiesto una condanna all’ergastolo per i fratelli Marco e Gabriele Bianchi.

Per gli altri due imputati nell’omicidio di Willy Duarte, Francesco Belleggia e Mario Pincarelli, la richiesta dei pm è di 24 anni di carcere.

Willy Duarte
Willy Duarte – LettoQuotidiano.it

Secondo i giudici, il 21enne di Paliano sarebbe stato vittima di un’aggressione violenta e becera, tanto da poter parlare di omicidio volontario e non preterintenzionale.

Willy Duarte è stato colpito come un sacco da pugilato, senza alcuna possibilità di difendersi.

“Mentre uno gli schiacciava il diaframma, due lo pestavano. È stato ucciso senza motivo, perché si trovava al posto sbagliato nel momento sbagliato”

hanno spiegato i giudici nel corso della requisitoria.

L’immagine degli ultimi istanti di vita di Willy è da brividi.

“Willy è stato preso a calci e pugni mentre boccheggiava e annaspava a terra, da solo per 50 eterni secondi prima di morire”.

A confermare la ricostruzione dei fatti sarebbe stata anche la testimonianza di Vittorio Tondinelli, amico dei fratelli Bianchi.

Il giovane ha riferito che Francesco Belleggia avrebbe colpito la testa di Willy con un calcio violentissimo, come fosse un pallone.

In una lettera scritta qualche mese fa dal carcere in cui è detenuto insieme al fratello, il maggiore dei Bianchi, Gabriele, ha addossato la colpa della morte del 21enne capoverdiano sulle spalle di Belleggia, l’unico che al momento è agli arresti domiciliari.

Secondo Gabriele Bianchi, sarebbe stato proprio Belleggia a infierire contro Willy quando il ragazzo era già a terra esanime.

 

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