Romania, nasce il ponte dei giocattoli per accogliere i bambini in fuga dalla guerra

La Polizia di frontiera di Sighetu Marmatiei ha lasciato alcuni giocattoli sul ponte che collega i due Paesi per accogliere i bambini in fuga dall’Ucraina.

Ponte dei giocattoli
Ponte dei giocattoli – LettoQuotidiano.it

Il confine con la città di Sighetu Marmatiei è uno dei tre punti strategici attraverso cui i cittadini ucraini possono entrare nel Paese limitrofo.

Il ponte dei giocattoli per accogliere i bambini in fuga dalla guerra

Nell’orrore della guerra che sta infiammando il cuore dell’Europa, si accende una piccola speranza per i bambini in fuga dai bombardamenti russi.

Sul ponte che collega l’Ucraina alla Romania, sospeso sulle acque del fiume Tisza, la polizia di frontiera della città di Sighetu Marmatei, insieme a tantissimi volontari, ha posizionato decine di giocattoli e peluche per donarli ai bambini che percorrono quel pezzo di strada per scappare dalle bombe.

“Il sorriso dei bambini mentre scelgono i giocattoli, la loro gioia quando ricevono dolci o frutta dagli agenti sembrano alleviare il dolore delle mamme”

si legge in un post su Facebook della Polizia di frontiera.

Un gesto piccolo che rende la fuga meno amara.

Il confine con la città di Sighetu Marmatiei è uno dei tre punti strategici attraverso cui i cittadini ucraini possono entrare in Romania. Nei primi giorni dopo l’inizio del conflitto, si erano formate code lunghe chilometri per tentare di raggiungere il ponte.

Da una parte chi fugge dalla guerra, dall’altra chi resta a combattere per difendere il proprio Paese dall’attacco dei russi.

Sirene d’allarme a Leopoli

Il conflitto, entrato nel suo ventiduesimo giorno, non sembra però voler cessare. Questa mattina, alle 6, ora locale, le sirene anti-aereo hanno suonato a Leopoli.

I cittadini hanno lasciato le loro case per ripararsi in qualche rifugio anti-bombe disseminato per la città.

bombardamenti città Merefa
Bombardata città di Merefa – LettoQuotidiano.it

Alle 13, ora italiana, il presidente Vladimir Putin parlerà alla nazione, mentre per questa mattina i due Paesi in guerra hanno concordato l’avvio di 9 corridoi umanitari, dalle città di Mariupol, una delle più assediate, Konotop, Krasnopillya, Velyka Pysarivka, Sumy, Trostyanets e Lebedyn.

Intanto, l’Eliseo ha confermato che in mattinata ci sarà un nuovo colloquio telefonico tra il presidente francese Emmanuel Macron e il suo omonimo russo, Vladimir Putin.

Nella città di Mariupol, completamente sotto assedio, i bombardamenti russi hanno distrutto anche il teatro.

Il ministro della cultura, Dario Franceschini, ha annunciato via twitter che il governo italiano si occuperà della sua ricostruzione.

“L’Italia è pronta a ricostruire il Teatro di Mariupol. Approvata dal Consiglio dei ministri la mia proposta di offrire all’Ucraina mezzi e risorse per riedificarlo appena sarà possibile”

ha twittato Franceschini.

Intanto c’è grande attesa per il prossimo martedì 22 marzo, quando alle ore 11, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky sarà in video conferenza con Camera e Senato a Montecitorio.

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