Covid, uno su mille s’infetta all’aperto secondo una ricerca irlandese

Fuori dalle mura di case, palestre, uffici e locali si salverebbero dal contagio del coronavirus quasi tutti e precisamente 999 su 1.000.

Nuova ricerca irlandese contagi
Pranzo

All’aria aperta si possono fare tante attività, anche quelle sportive, l’importante è mantenere la distanza di 1 metro e mezzo dagli altri.

All’aperto il rischio si riduce drasticamente

Di tanto in tanto sgomitano, tra le cattive notizie, anche informazioni rincuoranti sulla tematica che attanaglia la politica di molte nazioni e tiene in ostaggio la socialità di miliardi di abitanti: il propagarsi del sars-cov-2.

La buona novella arriva dall’Irlanda ed è frutto della ricerca condotta dall’Health Protection Survellaince Centre (HPSC).

I suoi scienziati monitorano la progressione del virus e le cause dei focolai nell’isola.

Le indagini, relative all’intero anno pandemico e pubblicate sull’Irish Times, mostrano un dato incoraggiante: dei 232.164 contagiati, 262 hanno contratto il virus all’aperto, ossia un modesto 0,1%.

Sotto la lente d’ingranamento degli esperti ci sono anche i focolai scoppiati in esterno, che negli ultimi 12 mesi sono stati 42.

Una metà dei casi ha avuto luogo su cantieri edili, l’altra metà durante giochi sportivi e affini.

L’HPSC sottolinea come non sia possibile stabile come la trasmissione sia avvenuta.

Non si sa, se ad esempio, se i compagni di giochi sportivi si siano infettati durante la partita, negli spogliatoi o se nel condividere una bottiglia di vino dopo la doccia.

… non solo in Irlanda

I risultati corroborano la veridicità di ricerche precedenti, come la sperimentazione fatta in Cina nell’estate del 2020.

Allora 1.245 volontari furono monitorati nelle loro interazioni.

All’aperto ne furono contagiati solo 2 da un positivo del gruppo. La causa fu una chiacchierata senza mascherina.

Anche i dati dell’Italia vanno in questa direzione.

L’Istituto Superiore di Sanità ha registrato che circa l’80% delle trasmissioni sono avvenute negli ambienti domestici.

Nel Bel Paese un altro luogo avverso alla salute sono gli abitacoli dei mezzi di trasporto pubblico.

Attenzione agli aperitivi, anche in giardino

Pertanto pare che si possa ritornare a vivere, almeno negli ambienti esterni.

Ma le precauzioni andrebbero mantenute in alcune circostanze.

Ma se gli sport di contatto, come il basket o il calcio, sono stati vietati, è anche vero che è brevissimo il lasso di tempo in cui due giocatori si avvicinano molto l’uno all’altro.

Pertanto il pericolo di divertirsi in compagnia con il pallone è molto basso, secondo quanto riferisce Giorgio Buonanno al Corriere della Sera.

Però il professore ordinario di fisica tecnica all’università di Cassino afferma che ci sono occasioni in cui è bene tenere alta la guardia.

Si verificano ogni volta che si parla all’aperto senza mascherina. Dopo un quarto d’ora di conversazione il contagio, in caso uno degli interlocutori sia positivo, sembra assicurato.

Avviene così davanti un calice di vino in compagnia.

 

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