Caserta, Ugo Scardigli muore per la variante inglese dopo il vaccino: era un paramedico

Il 53enne era ricoverato al Covid Hospital di Maddaloni in terapia intensiva ma le sue condizioni si sono rapidamente aggravate.

Ugo Scardiggli morto per variante inglese

Lutto a Pietravairano per la morte di Ugo Scardigli. Il 53enne si era sottoposto alla seconda dose di vaccino da poco, la Asl di Caserta ha affermato che si tratterebbe della variante inglese del virus.

Ugo Scardigli muore dopo seconda dose di vaccino

Una comunità in lutto, quella di Pietravairano in provincia si Caserta per la morte prematura del 53enne Ugo Scardigli, un 53enne di professione paramedico a causa del Covid.

A quando emerge dalle prime notizie, l’uomo sarebbe deceduto nella giornata di ieri sabato 27 febbraio, presso la clinica Covid Hospital di Maddaloni.

Oltre alla commozione per la morte dell’uomo, sale anche la grande preoccupazione per la diffusione dei contagi nelle ultime giornate proprio nella provincia di Caserta. La Asl ha infatti dato alcune precisazioni in merito come riporta Il Messaggero.

L’ipotesi della Asl di Caserta su quanto accaduto

Secondo quanto emerge dalle prime ricostruzioni della vicenda, l’uomo era stato ricoverato nel nosocomio per la gestione del contagio del virus da qualche giorno: si trovava infatti nel reparto di terapia intensiva.

L’uomo avrebbe anche eseguito la seconda dose di vaccino appena qualche giorno prima: era il richiamo previsto. La Asl di Caserta ha voluto fornire una spiegazione di quanto possa essere accaduto escludendo che ci sia stata una correlazione tra il vaccino e la morte del 53enne.

Secondo la dirigenza dell’azienda sanitaria locale infatti si sarebbe trattato della variante inglese. Scardigli infatti era risultato positivo al virus dopo aver ricevuto la prima dose di vaccino e prima del richiamo.

L’ipotesi è che, al momento dell’infezione, la carica anticorpale del 53enne non fosse ancora abbastanza elevata Si sono disposte ulteriori indagini sul corpo del paramedico per capire se soffrisse di altre patologie. La Asl però esclude anche che ciò indichi una inefficacia del vaccino.

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