L’intera eredità alla compagna e al cane, esclusi i figli assenti

Il cane è, nel regno animale, il quadrupede prediletto dell’essere umano, tanto da essere definito “il migliore amico dell’uomo”. L’ha presa alla lettera un uomo indiano, Om Narayan Verma che ha fatto testamento a Jacky, il fidato compagno a quattro zampe, e anche ad una simile, la compagna.

India, eredità al cane
Cani ereditieri

Figli distanti e incuranti del padre che, abbandonato e deluso da loro, modifica il proprio testamento: in luogo del nome degli eredi consueti appone quello del proprio cane, ben più meritevole.

Figli ingrati

La notizia dell’ereditiero inconsueto ha fatto il giro del mondo. La decisione dell’agricoltore 50enne è una ricompensa nei confronti di chi gli è stato vicino.

Così nel distretto centrale Chhindwara, nello stato del Madhya Pradesh, Om Narayan Verma ha decretato ufficialmente i suoi eredi: Jacky, il suo amato cane, e la seconda moglie.

I successori legittimi, i figli, non sarebbero meritevoli di ricevere il frutto del suo lavoro, giacché non l’avrebbero mai supportato.

Mentre sia Jack e che la seconda moglie si sono presi cura di lui. Pertanto si diverranno la sua proprietà dall’estensione di ben 8 ettari.

È tranquillo adesso l’uomo, che si è premurato per tempo che i suoi averi non andassero nelle mani degli immeritevoli discendenti, ben 6 in totale: un maschio e tre femmine avuti dal matrimonio con la prima moglie a cui sono sopraggiunte due femmine avute dalle seconde nozze.

Cani ereditieri

Ma nella preferenza del miglior amico dell’uomo rispetto ai suoi simili, l’uomo indiano non è da solo.

Risale al maggio 2018 una vicenda italiana, il cui protagonista è un novenne, proveniente da Avellino ma che da molto viveva a Milano.

Una volta deceduto, il patrimonio del 90enne andò al suo accompagnare a quattro zampe, che aveva avuto anche il merito di salvarlo, quando un malore lo ridusse a terra esanime. Allora l’animale abbaiò fino all’arrivo dei soccorsi che salvarono il suo padrone.

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