Matera, costringeva il figlio di 9 anni a spacciare droga: arrestata la madre

Le indagini sono state avviate nel 2016. La donna gestiva il traffico di droga ad Irsina, provincia di Matera.

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Nel corso della stessa operazione sono state fermate altre 21 persone.

Bambino di 9 anni costretto a spacciare: arrestata la madre

Coordinava il traffico di droga ad Irsina, Matera, costringendo i suoi due figli a spacciare. Tra loro anche un bambino di appena 9 anni.

È per questo che Giovanna Battista Gramegna, di 44 anni, e madre dei due bambini, è finita in carcere con l’accusa di essere a capo di un’associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti.

L’operazione dei Carabinieri, avviata tra Basilicata e Puglia, è stata coordinata dalle Direzioni distrettuali antimafia di Potenza e Bari.

Questa mattina, nell’ambito della stessa indagine, sono state eseguite sette ordinanze di custodia cautelare in carcere e 21 decreti di fermo di indiziato.

L’avvio delle indagini

Come riferisce anche l’Ansa, le indagini sono iniziate nel giugno del 2016 e si sono concluse nel dicembre dello scorso anno.

Partite dallo spaccio di droga tra minorenni ad Irsina, si sono allargate a Gravina in Puglia.

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, si era ormai creato un:

“Fiorente traffico di sostanze stupefacenti e soprattutto le sinergie tra il sodalizio criminale lucano e quello pugliese”.

Del clan pugliese facevano parte anche persone vicine ai Risoli, clan attivo nella provincia di Bari.
Nel corso delle indagini, sono stati sequestrati circa 700 grammi di droga.
L’operazione dei carabinieri è stata denominata “Coppia di Regine”. Anche nel barese, infatti, la gestione dello spaccio era in mano ad una donna, anche lei sottoposta a fermo.
Le ordinanze di custodia cautelare in carcere sono state emesse nei confronti di: Saverio Bisaccia, Rocco Caprio, Francesco Paolo Piancazzi, Saverio Versetto, Francesco Mariani e Giuseppe Lorusso.
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