Strage in Rsa, “Vogliamo sapere”: scoppia la protesta dei parenti

Assillati dall’incertezza della morte dei propri cari a causa di una fuga di gas i famigliari si recano davanti la residenza che li ospitava.

Residenza assistenziale Lanuvio Tragedia

A Lanuvio la residenza si trasforma in luogo di morte per una fuga di gas e i parenti si accalcano davanti il luogo dell’accaduto per avere risposte.

Il dramma annunciato dai notiziari

Sapere che una persona amata ha rischiato la vita o addirittura è morta a causa di una perdita di gas ed essere assillato dall’incertezza.

È quanto accaduto a parenti e amici degli anziani che vivevano nella residenza sanitaria assistenziale villa dei Diamanti, a Lanuvio (Roma) la mattina del 16 gennaio. Adesso dei dieci ospiti nessuno è più nella struttura deputata alla loro cura e protezione: 5 persone sono morte, determinando la chiusura della residenza sottoposta a sequestro; i 7 sopravvissuti (tra cui due lavoratorisono stati portati in ospedale in gravi condizioni.

Dopo gli annunci dei media, un agitato e tormentato andirivieni di persone circondava l’ingresso di Villa dei diamanti. Erano i parenti dei residenti della villa. Esigevano le informazioni e spiegazioni che avrebbero dovuto ricevere con accuratezza e tatto, prima degli addetti all’informazione le diffondessero.

Tanti i dubbi dei famigliari riportati agli intervistatori, uno primeggiava su tutti:

 “Vogliamo solo sapere se le nostre madri sono vive o morte.”

Sul posto sono giunti anche i Carabinieri. Assaliti da richieste pregne di rabbia e disperazione, anch’essi non avevano risposte. Qualcuno in divisa cerca parole consolatorie per una figlia angosciata.

Ad oggi le generalità delle vittime non sono ancora state diffuse, ma si apprende che gli ospiti avevano indicativamente tra i 77 e i 100 anni e le cinque donne decedute provenivano dai castelli.

Ricostruzione dell’accaduto

Nella mattina di sabato il primo a rendersi conto della tragedia è stato un lavoratore  della villa. Al suo arrivo ha trovato tutti e 12 i residenti (tra cui 10 ospiti e 2 operatori sanitari), privi di sensi.

In base alle dichiarazioni di Asl Roma 6 tutti coloro che erano legati alla struttura, lavoratori e residenti, erano stati sottoposti a tampone il 14 gennaio in seguito alla positività di uno degli operatori della struttura.

La sera del 15 era arrivato il risultato: positivi 9 ospiti su 10 e 3 lavoratori. Proprio ieri era previsto il trasferimento degli anziani nei raparti Covid. Ma il monossido di carbonio è stato più veloce.

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