Chi è Younan Nowzaradan, il medico di Vite al limite: età, moglie, figli, polemiche

Tutto quello che sappiamo sul medico specializzato in chirurgia bariatrica, diventato celebre grazie alla trasmissione di Vite al limite.

Chi segue sporadicamente Real Time avrà di sicuro sentito parlare del Dottor Younan Nowzaradan, il medico originario di Teheran protagonista della trasmissione di Vite al limite.

Nowzaradan Vite al limite

L’esperto, 76 anni, segue pazienti obesi nel loro percorso di dimagrimento e di tanto in tanto si porta con sé qualche polemica.

Scopriamo tutto su di lui, a partire dall’attività professionale, fino ad arrivare alla vita privata.

Chi è Younan Nowzaradan

Nasce a Teheran, l’11 ottobre del 1944.

Appassionato di scienza sin da piccolo, intraprende un percorso di studi che lo porta alla laurea in Medicina nel 1970, presso l’università della città in cui è nato.

Dopo, si specializza ulteriormente e inizia a lavorare presso l’istituto di chirurgia bariatrica di Houston.

Sarà proprio questo lavoro che lo renderà celebre in tutto il mondo. La clinica di Houston, infatti, è protagonista del programma Vite al limite.

La trasmissione americana segue il percorso di pazienti obesi che vogliono dimagrire e che si affidano alle cure del medico, soprannominato “Dottor Now”.

Younan è apparso in tv, per la prima volta, nel 2012, e da quel momento ha partecipato a oltre cento episodi della serie originaria e anche agli spin-off.

Vita privata e curiosità

Il Dott. Nowzaradan è stato sposato con Delores McRedmond dal 1975 al 2002.

La coppia ha avuto tre figli, tra i quali il più noto è Jonathan Nowzaradan, che opera come direttore e produttore dello stesso programma tv in cui lavora il padre, Vite al limite.

In base ad alcune fonti, il Dottor Nowzaradan dovrebbe guadagnare circa 5 milioni di euro l’anno tra la sua professione canonica come chirurgo e le attività svolte in quanto personaggio dello spettacolo.

Negli ultimi anni, il medico è stato al centro di alcune polemiche a causa di pazienti che lo hanno citato in giudizio per “negligenze e per aver violato il loro dovere di ragionevole cura”.

Impostazioni privacy