Versilia: regalo di Natale a tutta la classe meno che a un bimbo per punizione

A denunciare l’accaduto è stata una mamma della Versilia che ha raccontato che il suo bimbo è stato escluso dal regalo di Natale dalle maestre per punizione.

Versilia regalo Natale bimbo

Il suo bimbo sarebbe stato escluso dal regalo di Natale in una scuola della Versilia, il 23 dicembre.

Una punizione

Il suo bimbo non ha ricevuto il regalo di Natale a scuola in Versilia. E’ accaduto l’ultimo giorno prima delle vacanze scolastiche quando, tutti i bambini della classe, si sono scambiati i regali di Natale meno che uno.

La storia è stata raccontata sul giornale locale Il Tirreno e, grazie al tam tam mediatico, è arrivata sulle principali testate.

A denunciare l’accaduto è stata la mamma del bimbo che ha dichiarato di aver avviato delle indagini. La donna ha chiesto spiegazioni alle maestre e, queste ultime, hanno affermato che lo scolaro non si era comportato bene. Il non aver ricevuto il regalo, dunque, rientrerebbe in una punizione.

Il bambino, però, ha soltanto 4 anni e non ne ha capito il senso. Anche perché, a detta della mamma, la maestra ha detto al bambino che, per lui, Babbo Natale non era passato.

Gli altri compagni hanno scartocciato qualche regalino piccino, un simbolo, pur sempre gradito: un astuccio, qualche pennarello colorato.

La donna si è accorta che il figlio, all’uscita della scuola, era particolarmente mesto. In classe aveva pianto.

La reazione della madre

La mamma del piccolo ha deciso che, alla fine delle vacanze di Natale, non porterà più il figlio in quella scuola. La dirigente dell’Istituto, con cui la stessa si è confrontata, si è detta molto dispiaciuta e all’oscuro dell’accaduto.

La dirigente è stata informata del fatto il 26 dicembre e ha promesso di indagare. Le maestre, sulle prime, le hanno detto che, a gennaio, avrebbero fatto pervenire comunque un regalino al bambino, ma solo se si fosse comportato bene.

Intanto, su Il Tirreno, è intervenuta anche una psicologa psicoterapeuta di Viareggio, Barbara Gemignani. L’esperta ha affermato che, le maestre avrebbero dovuto parlare prima con la famiglia del bambino e poi adottare un provvedimento del genere.

Soltanto con una coordinazione scuola famiglia, si possono arginare comportamenti poco corretti e disciplinati del bambino e, inoltre, si eviterebbero gesti del genere.

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