Brexit, l’accordo c’è: cosa succede e cosa cambia per gli italiani

Boris Johnson posta una foto con entrambi i pollici rivolti verso l’alto, segno che l’accordo sulla Brexit è stato raggiunto.

L’accordo stilato assicura che la Gran Bretagna non sarà più il satellite dell’Unione europea.

Brexit: accordo raggiunto

Dalla sede di Downing Street, il primo ministro del Regno Unito Boris Johnson mostra il suo entusiasmo per l’accordo raggiunto, dunque fumata bianca tra Ue e Regno Unito, dopo mesi passati a negoziare.

“Tutto quello che era stato promesso ai britannici con il referendum del 2016 e con le elezioni dello scorso anno è stato raggiunto con questo accordo”.

Con queste parole Downing Street chiarisce che l’accordo consente al Regno Unito di avere nuovamente il controllo di: denaro, frontiere, leggi, commercio e delle pesca.

Viene sottolineato come l’accordo raggiunto è una notizia che dal prossimo primo gennaio darà a tutte le famiglie della Gran Bretagna la ‘piena indipendenza politica ed economica’.

Ha precisato Downing Street che si è firmato il primo accordo commerciale senza dazi e senza quote, un risultato che fino ad ora non era mai avvenuto all’interno dell’Ue.

Come riferisce anche Adnkronos.com, nell’accordo sono previsti scambi per circa 668 miliardi di sterline.

Cambiano le regole della legislazione europea

David Sassoli, attuale Presidente del Parlamento europeo, ha voluto chiarire come tra pochi giorni la legislazione europea non potrà essere applicata al Regno Unito.

Con la decisione di voler lasciare il mercato unico, e dunque l’unione delle dogane, termina la libera circolazione. Sia la mobilità che  il commercio tra l’Ue e il Regno Unito non potranno più svolgersi nella stessa forma di prima.

D’altra parte, ha ribadito Sassoli, la richiesta raggiunta dal governo inglese, di non permettere una proroga al termine in scadenza per arrivare a una transizione più fluida, porta con sé delle conseguenze.

Sassoli ha sottolineato:

“Il Parlamento è ora pronto a reagire in maniera responsabile per ridurre al minimo i disagi per i cittadini e le imprese e per prevenire il caos”.

Ma anche tutte le conseguenze negative che potrebbero scaturire da uno scenario ‘no-deal’. Infine Sassoli ha voluto ribadire che l’Ue e il Regno Unito avranno in comune gli stessi valori e interessi, che l’accordo siglato si dovrà vedere come un punto di partenza verso una nuova collaborazione.

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