Ivrea, si spara alla testa durante una videochiamata con la figlia di 6 anni: “Voleva punire la ex”

La donna ed i tre figli, tra cui la piccola che ha assistito alla morte del padre, si trovavano in una struttura protetta, dopo che lei lo aveva denunciato.

spara videochiamata figlia

Prima di togliersi la vita, il 53enne ha lasciato un biglietto pieno di accuse nei confronti della sua ex compagna.

Le violenze e la denuncia per maltrattamenti

Ha deciso di denunciarlo dopo anni di violenze. Così, la scorsa estate è scattato il codice rosso e una donna del Canavese ed i suoi tre figli sono stati trasferiti in una struttura protetta.

“Dice che vuole ammazzarmi”

aveva raccontato la sua ex ai carabinieri al momento della denuncia.

Un passato di violenze quello vissuto dalla donna e dai figli, culminato la scorsa domenica con l’ennesima vendetta da parte di un uomo nei confronti della sua ex.

Si spara durante la videochiamata con la figlia

Era in collegamento video con la sua figlia più piccola di 6 anni, quando ha deciso di farla finita, sparandosi un colpo di pistola in testa.

È morto così il 53enne residente in un comune alle porte di Chivasso. L’uomo, che la scorsa estate era stato lasciato dalla compagna, si è ucciso con una Beretta calibro 6,35.

Come riferisce anche La Repubblica, in casa aveva molte armi, ma quella con cui si è tolto la vita era una pistola illegale.

Domenica scorsa, mentre la figlia più piccola era in collegamento con lui dal cellulare, il 53enne ha estratto la pistola e ha fatto fuoco.

La vicina di casa, che ha sentito il colpo, ha lanciato immediatamente l’allarme, ma all’arrivo dei soccorsi non c’era ormai più nulla da fare.

Prima di uccidersi, l’uomo ha lasciato un biglietto pieno di accuse nei confronti della sua ex compagna, colpevole di averlo lasciato, nonostante le violenze ed i maltrattamenti subiti.

La procura di Ivrea sta indagando anche sulla provenienza della Beretta, che era illegale.

 

Impostazioni privacy