Crotone, neonata morta prima del parto: indagati 6 sanitari. Il dolore della madre: “Voglio giustizia”

Segnalato l’accaduto alle forze dell’ordine, che hanno quindi avviato un’indagine, per volere della Procura.

neonata morta aperta indagine

La tragedia è avvenuta all’ospedale di Crotone. La donna era alla sua terza gravidanza.

Neonata morta all’ospedale di Crotone

Una tragedia enorme e che forse poteva essere evitata quella avvenuta all’ospedale di Crotone, dove una neonata è morta prima del parto, alla 41esima settimana di gravidanza.

Sua madre, Maria Barcella, 37 anni, era arrivata con le prime contrazioni in ospedale. Avendo già due figli, si è accorta che qualcosa non andava.

Nel nosocomio le hanno fatto un primo tracciato, che non evidenziava sofferenze del feto.

In serata la donna è stata sottoposta ad un secondo tracciato, che ha evidenziato il battito bradicardico nella bambina.

Nel corso della notte, secondo quanto ha raccontato la donna in un video, la 37enne si è rivolta alle ostetriche perché sentiva che qualcosa non andava, ma l’avrebbero rassicurata, senza neppure visitarla.

Alle 4 di notte poi il drammatico epilogo: Maria Barcella è stata sottoposta ad un taglio cesareo d’urgenza, ma la sua piccola non ce l’ha fatta.

Aperta un’inchiesta: indagate 6 persone

Come riferisce anche Leggo, la donna ha sporto denuncia per quanto accaduto ed è stata quindi aperta un’inchiesta.

Sono 6 gli indagati: si tratta di due medici, due ostetriche e due infermiere del reparto di ginecologia e ostetricia dell’ospedale di Santa Severina, Crotone.

“Non è possibile che accadano queste cose nel 2020, e purtroppo ciò che è accaduto a me potrebbe accadere a chiunque”

ha raccontato la donna, che al risveglio dall’intervento ha scoperto che la sua piccola non ce l’aveva fatta.

Sul corpo della bambina è stato quindi disposto l’esame autoptico, che è stato eseguito questa mattina.

Il medico legale entro 60 giorni renderà noto il suo responso, che potrebbe confermare la responsabilità dei sanitari per la morte della piccola.

La 37enne ha raccontato di essere stata dimessa ancora con la cannula attaccata al braccio.

 

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