Scomparsa di Samira, “Un ragazzo la accompagnava”: spunta un testimone

Il giallo della scomparsa di Samira resta un mistero ed a poche settimane dall’avvio del processo emergono nuovi inquietanti indizi.

Una presenza maschile misteriosa sempre accanto a Samira e violenti litigi con il marito: questi ed altri indizi si aggiungono agli elementi oscuri nella scomparsa della mamma di Stanghella.

Scomparsa di Samira, emersa testimonianza

Vediamo quali sono gli ultimi inquietanti aggiornamenti sul caso della mamma di Stanghella: quali sono i nuovi scenari?

La scomparsa di Samira

Samira El Attar scomparve nel nulla da Stanghella in provincia di Padova il 21 ottobre 2019. Da allora nessuno ha più saputo nulla di questa mamma dedita al lavoro ed alla famiglia ma molte ipotesi, anche azzardate, sono state fatte.

Ad essere posto sotto la lente degli inquirenti è stato il marito Mohammed Barbri. Le prove a carico del marito sarebbero molte e deriverebbero sia da testimonianze che dal suo comportamento.

Della donna non si sa ancora nulla nonostante le ricerche siano state incessanti e siano riprese dopo la fine del lockdown. Le campagne ed i casolari circostanti Stanghella sono stati battuti così come i pozzi della zona.

Solo una scarpa della donna sarebbe stata ritrovata dallo stesso marito e consegnata agli inquirenti. Non si conosce ancora la sorte della donna ma chi la conosceva afferma che non avrebbe mai abbandonato la figlia che la stessa accompagnò prima di scomparire nel nulla.

Le ultime novità: chi era il ragazzo alla fermata dell’autobus?

Una novità assoluta giunge dalla trasmissione Storie Italiane, i cui inviati sono riusciti ad ottenere una testimonianza che potrebbe essere fondamentale nel caso.

Un autista autobus della tratta da Rovigo a Padova sulla quale viaggiava sempre Samira, ha dichiarato di ricordarsi della presenza di un misterioso accompagnatore che era sempre alla fermata dell’autobus.

Tale giovane avrebbe accompagnato Samira alla fermata pagandole anche il biglietto ed a volte compiendo il tragitto assieme a lei.

Secondo la descrizione il giovane sarebbe poco più alto di Samira, magro, con capelli ricci arruffati ed avrebbe un’età compresa tra i 24 ed i 26 anni.

“Lo riconosco bene di faccia se lo vedo”.

Ha dichiarato l’autista ma purtroppo questo ragazzo però risulta introvabile, come hanno più volte affermato gli inviati di Storie Italiane che hanno raccolto la testimonianza dell’autista.

Chi era questo ragazzo? Era un amico di Mohammed o un conoscente di Samira? Perché proprio dalla scomparsa di Samira è sparito anche questo ragazzo?

Tale elemento non è da sottovalutare e saranno gli inquirenti a capire se e come possa servire alle indagini.

Il processo a Mohammed: in partenza a gennaio

Il processo per la scomparsa di Samira partirà a breve, nel mese di gennaio ed indagato attualmente per l’omicidio e l’occultamento del corpo è proprio Mohammed.

I vari indizi contro l’uomo sono vari e pesanti anche se lui si è sempre dichiarato innocente.

L’uomo di origine magrebina la mattina di
Capodanno fuggì in Spagna senza dire nulla. Quando venne ritrovato e rimpatriato addusse la motivazione di essere andato in cerca della moglie seguendo una presunta segnalazione.

La notte della scomparsa 4 alle 7 di mattina inoltre il cellulare di Mohammed aggancia la cella vicino ad un casolare abbandonato. Vicino a quel casolare c’è un corso d’acqua, ma le ricerche in quella zona non hanno dato esito positivo.

Le molte testimonianze di vicini e datore di lavoro hanno confermato le molte contraddizioni in cui è incappato l’uomo nelle sue dichiarazioni.

Oltre a ciò, la gelosia forte nei confronti della moglie creava attriti e forti litigi tra i due come confermato anche dai testimoni presenti ad alcuni di tali episodi come l‘ultimo proprio in piazza a Stanghella.

In un interrogatorio il fratello di Malika la mamma di Samira, spiega come la gelosia di Mohamed lo spingesse a controllare la donna:

“Ho appreso da Mia sorella che questo ultimo aveva fatto installare sul telefono di Samira un applicativo per controllarla”

Per gli inquirenti la gelosia sarebbe il movente per l’omicidio ma ogni scenario viene vagliato e le vite sia di Samira che di Mohamed vengono scandagliate per cercare di arrivare alla verità.

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