L’Italia tornerà ad essere zona rossa dal 24 dicembre al 3 gennaio, al momento sarebbe escluso dal lockdown il giorno dell’epifania.
Il governo sembra aver raggiunto un accordo per le restrizioni da usare nel periodo di Natale. Infatti, nonostante manchi ancora l’ufficialità, la decisione presa sembrerebbe andare verso un mini lockdown con tanto di zona rossa in tutta Italia valido solamente nel periodo di festa.
Per approvare il piano mancherebbe solo il consenso di Italia Viva
Per rendere ufficiale questo nuovo provvedimento che farebbe tornare la nazione momentaneamente in zona rossa mancherebbe solamente il consenso da parte di Italia Viva, il partito attualmente guidato da Matteo Renzi.
Quest’ultimi incontreranno il presidente del Consiglio proprio quest’oggi per definire il da farsi.
Dopo diversi giorni di discussione, infatti, a quanto sembra si è finalmente riusciti ad avere un compromesso tra chi voleva una linea più severa come i ministri Boccia e Speranza e chi no, come il premier Conte.
L’idea attualmente in ballo sarebbero in primis un blocco della circolazione dal 24 dicembre al 3 gennaio, oltre che nei giorni festivi e prefestivi quindi dal 24 al 27, e ancora dal 31 al 3.
Le uniche eccezioni saranno fatte dal 28 al 30 al solo scopo di aiutare le attività commerciali, già ampiamente devastate dalla pandemia.
I negozi saranno aperti dal 4 gennaio all’epifania
Al momento, quindi, sembra essere esente da limitazioni il giorno dell’epifania. Non solo però, al momento sarebbe in considerazione l’idea di rendere l’Italia zona rossa soltanto alla vigilia di Natale e nei successivi festivi.
Sono poche, quindi, al momento le sicurezze.
Tra queste vi è sicuramente la riapertura dei negozi dal 4 gennaio al 6, giorno dell’epifania.
Inoltre, nelle predette date potrebbero riaprire anche i ristoranti mentre lo spostamento tra comuni verrà permesso solamente a chi si trova in zona gialla.
In questo clima di incertezza, infine, sembrano continuare a spingere per una chiusura già da questo weekend i ministri Francesco Boccia e Roberto Speranza.