Bruciò tre sorelline nel camper, chiesta riduzione della pena per Serif Seferovic

Il giovane era stato condannato all’ergastolo nel processo di primo grado.

chiesti 30 anni Seferovic

I fratelli di Seferovic, che avevano lanciato materialmente le molotov, sono riusciti a fuggire all’estero.

La morte delle 3 sorelline

Era il 10 maggio del 2017 quando Elisabeth, Francesca e Angelica Halilovic morirono nel rogo appiccato nel camper in cui vivevano insieme alla loro famiglia.

Il camper si trovava nel parcheggio di un centro commerciale a Centocelle, quartiere della capitale.

I tre fratelli Seferovic lanciarono alcune molotov incendiarie sul camper. Dieci membri della famiglia Halilovic riuscirono a mettersi in salvo, ma le 3 sorelle morirono nel rogo del camper.

Come riferisce anche Fanpage, Serif Seferovic venne rintracciato qualche giorno dopo a Torino e arrestato. I due fratelli del ragazzo sarebbero riusciti a fuggire in Bosnia.

Chiesti 30 anni per Seferovic

Dopo la richiesta di condanna all’ergastolo durante il processo di Primo Grado, la richiesta della pena per Seferovic è di 30 anni.

“Si è arrivati alla decisione solo in base all’applicazione di calcoli giuridici diversi”

ha spiegato il procuratore generale Giancarlo Amato.

Nel processo di Primo Grado Seferovic era stato ritenuto il responsabile materiale del lancio delle molotov.

Le successive indagini avrebbero invece accertato che il giovane abbia partecipato al raid insieme ai fratelli, che sono poi riusciti a fuggire all’estero.

Il movente del triplice omicidio sarebbe da ricercare in alcuni dissidi tra le famiglie Seferovic e Halilovic.

Il nome di Serif Seferovic era già salito agli onori della cronaca per la morte di una giovane studentessa cinese a Milano, Yao Zhang.

La ragazza morì investita da un treno, mentre cercava di fermare Serif e altri due ragazzi che le avevano appena rubato la borsetta.

Nel cercare di fermarli, la giovane attraversò i binari e fu investita dal treno in corsa.

Per la ragazza non ci fu nulla da fare.

 

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