Le condizioni di vita di cinque siti del patrimonio australiano, tra cui la Grande Barriera Corallina, si sono deteriorate.
Il caldo torrido non risparmia neanche i mari.
Patrimonio mondiale naturale
Un report globale afferma come il mutamento del clima sia oggi la minaccia numero uno per la ricchezza naturale mondiale del pianeta.
Secondo l’International Union for Conservation of Nature (Iucn), circa un terzo dei luoghi naturali della ricchezza mondiale, stanno subendo gli attacchi dei cambiamenti climatici.
Neanche i mari sono al riparo da questa minaccia, infatti anche la Grande Barriera Corallina ora è vista sotto una rappresentazione “critica”.
Riferisce GreenMe, quanto affermato da Bruno Oberle, direttore generale dell’Iucn:
“I siti naturali del patrimonio mondiale sono tra i luoghi più preziosi del mondo e dobbiamo proteggerli alle generazioni future”.
L’ecosistema della barriera corallina è il più grande spettacolo del mondo, ma i cambiamenti climatici hanno fatto in modo che la barriera corallina australiana perdesse la metà dei suoi coralli negli ultimi decenni.
Il riscaldamento dei mari non ha risparmiato gli oceani.
Sbiancamento di massa dei coralli
Sono 83 i luoghi naturali che fanno parte del patrimonio mondiale ora minacciati dai cambiamenti climatici.
La Grande Barriera Corallina ne fa parte, il riscaldamento, l’acidificazione e le condizioni meteorologiche avverse hanno collaborato al tristissimo tramonto dei coralli oltre che al calo delle popolazioni di varietà marine.
Altri siti del patrimonio mondiale australiano sono rimasti nelle stesse categorie dei precedenti rapporti, del 2014 e del 2017. Tra cui i tropici umidi del Queensland, categoria descritta come “preoccupazione significativa”.
Il famoso scienziato della barriera corallina, Terry Hughes, ha convenuto che era coerente che la IUCN avesse spostato la Grande Barriera Corallina nella categoria critica dopo tre eventi di sbiancamento in cinque anni.