Ragazzino di 12 anni brutalmente ucciso e abbandonato in un prato: tra i sospettati un compagno di classe

Un ragazzino di 12 anni è stato brutalmente ucciso e poi abbandonato in un prato al freddo. Ieri avrebbe compiuto 13 anni.

Ragazzino di 12 anni brutalmente ucciso e abbandonato in un prato: tra i sospettati un compagno di classe

Il corpo senza vita del ragazzino di 12 anni è stato trovato in un prato e ora le indagini portano a due sospettati.

La terribile morte del piccolo Robert

Robert Buncis aveva solo 12 anni e il 14 dicembre ne avrebbe compiuti 13. Un ragazzino allegro e sempre pronto a scherzare: ma il suo destino è stato terribile.

L’agghiacciante vicenda è accaduta nel Regno Unito – Lincolnshire a Fishtoft – e il suo corpo è stato ritrovato senza vita in un prato. È stato brutalmente ucciso e poi lasciato al freddo nella notte tra venerdì 11 dicembre e sabato 12 dicembre. Per ora non si hanno elementi da parte dei media locali su come sia avvenuto questo omicidio ma gli agenti hanno già catturato due sospettati che sono in attesa di interrogatorio.

Le indagini e lo sgomento della comunità

Dopo il ritrovamento del corpo del piccolo Robert sono partite immediatamente le indagini e secondo le prime indiscrezioni, sono in stato di fermo un ragazzo di 19 anni e uno di 14 anni studenti alla Haven High Academy.

Nella giornata di lunedì il ragazzino di 14 anni dovrà comparire davanti al tribunale, mentre per il maggiorenne è prevista la sua custodia in carcere da parte della polizia.

La polizia sta cercando di ricostruire cosa sia accaduto quella tragica notte, ma secondo le prime indiscrezioni i due compagni di scuola sarebbero entrambi gli autori di questo omicidio. La scuola ha diffuso un comunicato mettendo in rilievo il fatto che la comunità sia distrutta per un fatto che li coivolge da vicino:

“vogliamo garantire un supporto adeguato a studenti e personale, in questo momento così delicato”

Chiedendo rispetto per il dolore della famiglia.

Nel mentre il portavoce della Polizia ha chiesto aiuto a tutte le persone che possiedono una telecamera a circuito chiuso puntate sulle zone dell’omicidio, per verificare che non ci siano elementi indispensabili per le indagini.

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