Coronavirus, bollettino del 15 dicembre: 14.844 casi e 846 morti

Aggiornamento sulla situazione della pandemia da Covid-19 nel nostro Paese. I dati riportati sono quelli diffusi dal Ministero della Salute.

Il bollettino di oggi 15 dicembre 2020, con gli aggiornamenti sulla situazione del Covid-19 in Italia.

Il bollettino del 15 dicembre

L’evoluzione della pandemia in Italia è monitorata regolarmente dal Ministero della Salute sul portale ufficiale. Il report divulgato ogni giorno riporta i dati riferiti alla situazione nazionale.

Dai dati si evidenzia la curva dei contagi e dei morti e la condizione degli ospedali italiani, con riferimento al numero dei pazienti sintomatici ricoverati nelle terapie intensive.
Un ulteriore dato utile per il monitoraggio riguarda il numero di tamponi eseguiti nelle 24 ore.

Di seguito tutti i dati ufficiali:

  • Nuovi Contagi:14.844  contro i 12.030
  • Morti: 846 contro i 491  di ieri
  • Pazienti ricoverati con sintomi: – 11.796
  • Pazienti in terapia intensiva: 3.003
  • Guariti: 25.789  contro i 22.456
  • Tamponi 162.880 invece dei 103.584

Come appare dai dati, la curva dei nuovi casi è in aumento rispetto a ieri, cosi come quella riferita ai pazienti guariti è in aumento rispetto alla giornata di ieri. Il dato dei tamponi è in  aumento.

Emergenza Covid alla Caritas di Milano

Siamo abituati a vedere gente davanti alle vetrine illuminate, nelle città come Milano, intente agli acquisti per il Natale.
Meno visibili sono invece le file delle persone che sempre di più di frequente si mettono in coda per un avere un pasto caldo o per i generi alimentari distribuiti dai volontari.

In questo periodo le statistiche parlano anche della crisi economico-sociale derivata dalla pandemia.

La Caritas Ambrosiana, come si legge anche su Leggo.it, alla fine di ottobre dava i primi dati: novemila persone impoverite dal Covid avevano chiesto aiuto ai centri di ascolto nei mesi del lockdown.

L’ultimo dato viene dagli Empori della Solidarietà della Diocesi di Milano, dove è emerso che dal 18 ottobre, data delle nuove limitazioni anti-contagio, le persone che si sono rivolte a queste strutture sono aumentate del 45%.

Sono stati 3160 i nuovi poveri che, in questi ultimi mesi dall’inizio della pandemia, si sono affidate per soddisfare un bisogno primario come il cibo.

Il totale di chi ha richiesto questo tipo di servizio ha superato le diecimila richieste, tanto che, per fronteggiare la domanda cresciuta, a Rho, all’interno di un capannone della parrocchia San Paolo, monsignor Mario Delpini ha inaugurato il decimo centro di distribuzione di prodotti alimentari, per l’igiene personale e per la casa.

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