Ha combattuto come un leone, ma quel male terribile è stato più forte di lui, strappandolo alla vita troppo presto.
Alessandro è volato via tra l’affetto dei suoi cari.
La malattia del piccolo Alessandro
Ha trascorso metà della sua breve vita in ospedale, per colpa di un neuroblastoma al cervello che non gli ha lasciato scampo.
Era l’estate del 2017 quando Alessandro Sgambati, 8 anni, aveva iniziato ad accusare i primi sintomi della malattia. Dolori fitti alle gambe, poi la terribile diagnosi: un tumore aggressivo che lo ha ucciso in pochi anni.
Prima le cure, poi la speranza che si affievolisce sempre di più.
“Abbiamo sempre cercato di permettergli tutto, i giochi all’aperto e le corse anche se le sue condizioni di immunodepresso lo sconsigliavano”
ha raccontato a Leggo, mamma Valentina.
Un destino segnato, che però non gli ha tolto la voglia di vivere. Un bambino sorridente, che dava forza a chi gli stava accanto e che non si è mai fatto abbattere dalla malattia.
“Abbiamo preferito che Alessandro vivesse appieno ogni momento della sua vita, con la sua allegria e il suo coraggio”
ha spiegato la mamma.
L’ultimo saluto al guerriero
Alessandro viveva a Oriago di Mira, in provincia di Venezia. Se n’è andato circondato dall’amore della sua famiglia, tra i peluche e i dinosauri, che adorava.
“Non mollava mai se non quando veramente era sfinito. Era il suo modo di aggrapparsi alla vita”
ha raccontato ancora mamma Valentina.
L’ultimo saluto al piccolo Alessandro si è tenuto alle 14.30 nella chiesa parrocchiale di San Pietro a Oriago, lunedì 14 dicembre.
Un abbraccio virtuale alla famiglia del piccolo, ucciso da una malattia terribile, che non ha mai perso il sorriso.