Novara, prof accusato di molestie sulle studentesse: sequestrati pc e cellulare

Il gip ne ha già disposto l’interdizione dal lavoro per 12 mesi, nell’attesa che le indagini si concludano.

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Il professore avrebbe approfittato delle ragazze, sia in aule appartate del liceo, sia nel suo appartamento.

Prof accusato di molestie a Novara

Un’accusa pesante, che gli è già costata l’interdizione dal lavoro per un anno. La vicenda, dai contorni ancora tutta da chiarire, riguarda un professore di liceo di Pesaro ed alcune sue studentesse.

Come riferisce anche La Stampa, il docente sarebbe indagato per molestie sessuali su alcune ragazze.

La tecnica che il prof utilizzava per restare da solo con le sue vittime faceva leva sugli esami di fine anno. Il docente, infatti,  invitava le studentesse ad approfondimenti extra scolastici in vista dell’esame di maturità e ne approfittava per palpeggiarle e baciarle.

Gli incontri avvenivano sia in aule appartate, che nel suo appartamento.

Il docente di storia e filosofia è stato quindi accusato di molestie da alcune sue studentesse. Le indagini, avviate dalla Squadra Mobile di Novara, hanno fatto emergere un vero e proprio comportamento seriale dell’imputato.

Perquisizione domiciliare: sequestrati pc e cellulare del prof

A seguito delle indagini, è stata quindi disposta una perquisizione domiciliare a casa del docente, conclusasi con il sequestro dei dispositivi elettronici, quindi personal computer e cellulare.

Le indagini avrebbero accertato almeno 5 episodi di abusi, quattro ai danni di giovani appena maggiorenni, e uno ai danni di una studentessa di diciassette anni.

Nel corso dell’attività investigativa, è emerso che da anni il docente manifestava atteggiamenti discutibili sul luogo di lavoro, riservando “attenzioni particolari” ad alcune sue studentesse.

Il 9 dicembre scorso il gip di Novara ne ha disposto l’interdizione dall’attività per 12 mesi.

“Emersi gravi indizi di colpevolezza per ripetute violenze sessuali continuate, aggravate dalla qualifica di pubblico ufficiale e dall’aver approfittato dello stato di inferiorità delle vittime”

si legge nei faldoni dell’inchiesta.

Sono state proprio le vittime dei suoi abusi a consentire l’avvio delle indagini, raccontando quanto subito dal loro insegnante.

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