Roma e il Recovery plan: sparito il progetto promesso da Conte

Nel Recovery plan, la città di Roma vede il suo nome scritto solo due volte. Sembra essersi volatilizzato il progetto promesso da Conte.

Una scelta irrazionale.

La scelta di ignorare la Capitale

Delle 125 pagine del Recovery plan, la città di Roma vede il suo nome scritto solo due volte. Sembra essersi volatilizzato il progetto promesso da Conte.

Sono passati solo un paio di mesi, da quando il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, intervistato da Maria Latella, affermava senza alcun dubbio che nel Recovery plan ci sarebbe stato un progetto di valore anche per Roma.

In molti hanno supposto che la promessa avesse lo scopo di far mandar giù ai romani la candidatura di Milano come terza sede europea dei brevetti.

Una occasione persa come quella per l’Agenzia del farmaco o l’assegnazione delle Olimpiadi invernali, subito sancite con un contributo statale di un miliardo per il finanziamento delle infrastrutture.

In quella occasione Conte aveva detto:

“Roma non deve dolersi, non era in competizione”.

In seguito Conte aveva promesso che per Roma si stavano studiando progetti che avrebbero rispettato le ‘caratteristiche storico culturali’ della città.

Fino ad ora nulla di nuovo

Come riferisce anche il Messaggero, sono parole che fino ad oggi sembrano impoverire anche le azioni compiute da parte di forze politiche per rimettere la Capitale al centro dell’agenda politica.

Qualcosa che possa essere anche utilizzato dal prossimo sindaco di Roma.

A prescindere dallo schieramento politico di appartenenza da cui provengano, in ballo ci sono progetti come la depurazione delle acque del Tevere e dell’Aniene, il rinnovo dei mezzi del trasporto pubblico locale, ma anche la chiusura dell’anello ferroviario, o la cultura e il turismo: due motori dell’economia della Capitale. 

Senza contare che, per quanto la pandemia abbia messo in difficoltà l’economia nazionale legata al turismo il Recovery Plan destina solo 3,1 miliardi di euro a questo settore.

Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi ha affermato come nel settore si legga in maniera piuttosto critica la bozza di Recovery fund che è apparsa nelle ultime ore.

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