Arrestato per violenta uccisione del figlio: ‘Occhi strappati e genitali mutilati’

Bambino di 3 anni trovato morto: chiodo piantato nel cranio, occhi e genitali mutilati. Arrestato il padre, sottoposto perizia psichiatrica.

uomo in prigione
uomo in prigione – iStock

Padre commette un orribile reato: uccide il figlio di soli 3 anni violentemente. L’uomo è stato arrestato e sottoposto immediatamente ad una perizia psichiatrica.

Padre uccide violentemente figlio 3 anni

Uno scioccante omicidio in Sudafrica ha sconvolto popolazione e media: un uomo di 38 anni ha ucciso il figlio di 3 con inaudita violenza. La nonna del piccolo ha scoperto tutto e ha dato l’allarme.

Un omicidio davvero brutale e di una violenza sconsiderata: il piccolo è stato mutilato e torturato. Hanno trovato il suo corpo senza vita con un chiodo conficcato nel cranio, gli occhi cavati e i genitali mutilati. I familiari del piccolo hanno trovato grazie l’aiuto delle autorità locali il cadavere a Thembalihle nella provincia di KwaZulu-Natal dopo un giorno dalla scomparsa.

Si legge su Today.it che il padre è stato arrestato e sottoposto immediatamente ad una perizia psichiatrica.

Chiodo nel cranio, occhi e genitali mutilati

La nonna del piccolo ha dato l’allarme di scomparsa di minore e le autorità si sono immediatamente mobilitate per iniziare le ricerche. Hanno ritrovato il suo corpicino massacrato e senza vita in una zona boschiva e fuori dal centro.

Le autorità hanno dichiarato ai media locali la brutale violenza utilizzata dall’assassino:

un chiodo infilato nel cranio, rimossi occhi e genitali.

Non finiscono qui gli orribili dettagli di quest’omicidio: la polizia ha trovato le parti del corpo mutilate conservate a casa del padre della vittima.

La polizia sta portando avanti le indagini ancora, il corpo è stato ritrovato il 27 novembre 2020 e ancora non è chiaro il movente che ha spinto il padre ad agire in tal modo. La ferocia scatenatasi contro suo figlio ha scioccato anche le autorità oltre che i familiari distrutti dalla perdita.

Al momento le indagini continuano, l’unica certezza è che la disgrazia è accaduta mentre il piccolo era affidato alle cure del padre poiché la madre non viveva con loro.

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