Reggio Calabria,185 persone denunciate: reddito di cittadinanza a uomini del clan

Più di 350mila euro sotto forma di reddito di cittadinanza sono finiti nelle mani dei clan della Piana di Gioia Tauro.

Il valore dell’appropriamento indebito è di circa 350mila euro.

Reddito di cittadinanza a uomini del clan

Sono finiti nelle mani del Clan della Piana di Gioia Tauro più di 350mila euro sotto forma di reddito di cittadinanza. Come riportato anche da la Repubblica, hanno avuto stessa destinazione ulteriori 21mila euro, come buoni spesa, durante il primo lockdown.

A mettere le mani sui buoni gli uomini della ‘ndragheda della Locride e alcuni loro familiari, come la sorella di un latitante, che nel periodo in cui riceveva il sussidio, firmava buoni fruttiferi per 7mila euro.

A scoprire la truffa sono stati i carabinieri delle stazioni del territorio.
Le indagini si sono protratte per mesi, i carabinieri hanno passato al setaccio tutti gli elenchi di chi usufruiva di indennità e sussidi.

Sono 50 le persone denunciate per aver percepito indebitamente il reddito di cittadinanza nella zona di Gioia Tauro e Rosarno.

Boss dei clan locali

Secondo quanto accertato dai carabinieri, molte delle richieste erano state fatte da donne che non hanno segnalato che all’interno del proprio nucleo familiare fossero presenti condannati detenuti per ‘Ndrangheta.

Due condizioni che non avrebbero loro consentito di accedere ai sussidi. Tra gli altri modi per aggirare la legge quella di barare sulla residenza.

Imbrogli e appropriazioni irregolari che allo Stato sono costati 357mila euro ai quali sarebbero andati a sommarsi ulteriori di 127mila euro se i fatti non fossero venuti alla luce.

Questa indagine segue un’altra avvenuta pochi mesi fa, anche in questo caso l’Arma dei carabinieri ha permesso di scoprire altri 87 truffatori del reddito di cittadinanza.

Oltre un milione di euro di aiuti sono finiti nelle mani dei clan, ora sono partite le azioni di recupero e i procedimenti penali a loro carico.

 

Impostazioni privacy