Amendola sul Recovery Fund: “Senza un accordo sarà una sciagura per tutti”

Il Ministro per gli Affari Europei Vincenzo Amendola illustra la situazione attorno al Recovery Fund nel corso di un’intervista.

Amendola
Il ministro ha parlato della situazione attorno al Recovery Fund.

Secondo il ministro per gli Affari Europei Vincenzo Amendola se non si trovasse un accordo con l’Ungheria e la Polonia sarebbe una vera sciagura. Nello specifico per l’Italia, la nostra nazione si troverebbe con 300 miliardi congelati, cifra ricavata dal Recovery Fund e altre risorse comunitarie.

L’augurio del ministro è che la situazione si sblocchi a giorni

Nel corso di un’intervista rilasciata a La Stampa, inoltre, Amendola si augura che da qui al 9 dicembre possano esserci novità positive in merito.

“Non è un segreto che sulla linea di credito del Mes sanitario ci sia tensione nella maggioranza. Ma la riforma del fondo salva-Stati va vista in un’altra ottica: non possiamo rimanere inchiodati a dibattiti del passato. È proprio per questa ragione che mi auguro il sì dei Cinque Stelle”.

Il ministro spera, quindi, una linea unitaria sulla politica estera. Secondo Amendola, infatti, bisogna guardare quello che ancora si deve realizzare piuttosto che perseguire una linea autodistruttiva.

Opinione rivolta all’unità anche sul Mes, infatti, l’uomo spera che  la leadership europeista di Silvio Berlusconi nel centrodestra torni ad essere salda come avvenuto sul voto per lo scostamento di bilancio.

Prevista per lunedì la proposta sul Recovery Fund

“Lunedì presenteremo una proposta in consiglio dei ministri figlia delle linee guida europee. E vorrei premettere: Bruxelles non ha chiesto di sostituire il governo con una struttura tecnica”.

Questa è la premessa condivisa da Amendola riguardo la proposta del Recovery Fund. Le nuove figure, spiega l’uomo, serviranno semplicemente a rendere la realizzazione dei progetti più rapida. Queste norme e procedure semplificate ed ottimizzate, quindi, renderanno più semplice l’utilizzo dei fondi entro il 2026, la scadenza posta tassativamente.

Impostazioni privacy