Caterina Balivo disperata, lo sfogo in lacrime: ‘Senza lavoro non c’è dignità’

Delle parole forti quelle che ha usato Caterina Balivo sui social: la conduttrice poche ore fa ha rivelato il suo dolore più grande in lacrime.

Caterina Balivo non ce l’ha fatta a rimanere in silenzio e ha scritto un lungo post che ha colpito molto il suo pubblico.

Caterina Balivo, in lacrime si sfoga

La conduttrice ha lanciato un appello al Presidente della Repubblica Mattarella, perché secondo la donna si è davvero arrivati al limite.

La Balivo ha ammesso di non riuscire più a dormire e di piangere continuamente a causa di quello che sta accadendo intorno a lei.

Continuate a leggere per scoprire cos’è accaduto e le parole di Caterina!

Le parole choc di Caterina Balivo a Mattarella: “Si toglie la dignità”

Qualche giorno fa, Caterina Balivo ha pubblicato un lungo scritto tra le sue storie di Instagram.

Si tratta di un appello molto commovente rivolto al Presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella.

L’urlo di dolore di Caterina è rivolto alle istituzioni, che dovrebbero in qualche modo trovare delle soluzioni per gestire adeguatamente l’emergenza sanitaria.

Caterina-Balivo-

Il chiaro riferimento della conduttrice è agli scontri avvenuti nei giorni scorsi a Napoli, dopo l’annuncio dell’light lockdown.

La popolazione, e in particolare i lavoratori più colpiti, erano insorti contro il Governo, accusandolo di aver tradito la fiducia degli italiani chiudendo negozi e servizi.

La Balivo disperata per la situazione attuale

La conduttrice, originaria di Secondigliano, sente particolarmente la questione napoletana e ha voluto esprimere la sua opinione.

“Stasera sono scese lacrime uguali a mesi fa. La gente ha fame e ha superato la paura del virus. Presidente Mattarella aiutaci tu.”

La Balivo ha condannato gli atti violenti, ma rimane comunque dalla parte dei lavoratori che hanno bisogno di portare lo stipendio a casa a fine mese:

“Se si toglie il lavoro si toglie la dignità.”

Il messaggio di Caterina Balivo è chiaro e speriamo che venga ascoltato dalle Istituzioni.

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